Ancora nessun intervento da parte del Governo per venire incontro alle attività danneggiate dalla grave alluvione che ha interessato la Basilicata, e il Metapontino in particolare, il primo marzo scorso.
L’adozione, da parte del Governo, del decreto che indicava la Basilicata tra le zone danneggiate è rimasta un mero adempimento formale senza che sia seguito lo stanziamento di risorse per dar corso agli interventi di risistemazione.
Un passo avanti per l’Adozione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri lo si aspettava lunedì dalla riunione convocata a Roma dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con i rappresentanti del Ministero dell’Economia e le Regioni danneggiate Abruzzo, Basilicata e Marche, ma i ragionamenti avviati sulla quantificazione dei danni sono stati letteralmente troncati dall’arrivo del consigliere giuridico del ministro Tremonti, Italo Volpe, che ha imposto il rinvio di ogni ragionamento a quando le stesse regioni avranno provveduto ad aumentare al massimo le imposte di propria competenza.
A nulla è valsa anche la diversa posizione dei rappresentanti della Protezione Civile che hanno tra l’altro certificato il lavoro “preciso, puntuale e rigoroso” fatto per la rilevazione dei danni.
“Quella che si sta consumando a danno della Basilicata – accusa l’assessore alle Infrastrutture della Regione, Rosa Gentile – è una battaglia ideologica.
In pratica il Governo chiede alla Basilicata di portare al massimo tutte le sue tasse, in base a quanto lo stesso esecutivo ha deciso qualche mese fa nel ‘Milleproroghe’, come condizioni preliminare per intervenire con altri aiuti.
Da subito avevamo manifestato la nostra contrarietà a questa ipotesi, sia per non gravare con nuovi tributi su chi già aveva subito un danno sia perché una tale misura non risolverebbe praticamente nulla.
Questa posizione, portata avanti con il sostegno indistinto di tutte le forze politiche della Basilicata, ci sembrava essere stata ragionevolmente compresa dal Governo, ma a distanza di un mese e mezzo ci viene ripetuto che senza alzare al massimo le imposte regionali e l’accisa sui carburanti non avremo un euro”.
“La verità – ha concluso Gentile – è che anche attraverso comportamenti di questo tipo si mina il sentimento unitario nazionale: certamente i cittadini del Metapontino avranno difficoltà a sentirsi una sola cosa con quelli del veneto sui quali, a novembre dell’anno scorso, dopo l’acqua è piovuta una pioggia di milioni dal Governo”.
Mentre da Roma ancora non arriva un euro di aiuto, la Regione Basilicata, pur nelle ristrettezze finanziarie di questa fase, continua i suoi sforzi per aiutare quanti hanno subito danni.
Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Vilma Mazzocco, la giunta ha approvato tre provvedimenti con i quali si concedono aiuti alle aziende che hanno subito perdite di coltivazioni e bestiame e si interviene per far fronte ai canoni irrigui che le aziende gravemente danneggiate non potranno versare.