Si è riunita a Potenza la “cabina di regia” per fare il punto della situazione a seguito dell’alluvione che, cinque mesi fa, ha colpito il Metapontino, provocando ingenti danni ai comparti agricolo e turistico.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato anche associazioni di categoria e il comitato in difesa delle Terre Joniche, è stato sottolineato come la mancanza dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che indica le modalità di attuazione del dichiarato stato di calamità, blocca ogni possibilità di intervento in favore delle aziende danneggiate.
Proprio per sbloccare la situazione i rappresentanti di mondo agricolo e industriale hanno chiesto alla Regione Basilicata di mettersi a capo della protesta partecipando ad una grande manifestazione che veda a Roma sfilare congiuntamente tutte le sigle.
E proprio per ottenere l’ordinanza continua lo sciopero della fame, tra Serramarina e Ginosa, di sei imprenditori agricoli danneggiati dall’alluvione.
Siamo andati nella frazione bernaldese per raccogliere le richieste di chi ha intrapreso una forma di protesta estrema per smuovere una situazione ferma allo scorso primo marzo.