Si legge in un messaggio ai propri iscritti (circa 60.000 aziende agricole sparse sul territorio nazionale) inviato dalla Presidenza Nazionale di LiberiAgricoltori in occasione della convocazione della sua assemblea nazionale: “LiberiAgricoltori fino ad oggi è stata la coscienza critica dell’agricoltura italiana…….. sul territorio fa mille iniziative per sensibilizzare gli agricoltori sui problemi che abbiamo davanti ma intanto i veri padroni dell’agricoltura italiana affossano il settore con ogni mezzo e con la complicità della politica di ogni colore….. per loro dobbiamo diventare un incubo”.
Con queste dure parole, l’assemblea nazionale di LiberiAgricoltori si convoca intorno a due obiettivi chiari: mettere in campo il progetto nuovo per uscire dalla condizione terribile delle nostre aziende produttive rimettendo al centro gli interessi degli agricoltori (il loro protagonismo e la loro responsabilità responsabilità sociale) e aprire una nuova stagione di mobilitazione che veda chi lavora e gestisce la terra alla testa di un vasto movimento per cambiare un destino che vorrebbe l’agricoltura italiana e la sua millenaria storia di produzione del cibo ridotta in una crisi che serve solo alla speculazione commerciale e finanziaria.
“Serve un progetto altro da quello imposto dalle scelte politiche e di mercato che stanno facendo chiudere le aziende, colpendo i lavoratori e gli interessi di tutti i cittadini e serve un sindacato e strumenti nuovi e non compromessi che sostengano l’autonomia degli agricoltori per sottrarli dalla condizione di crisi e subalternità agli interessi speculativi in cui vengono schiacciati dai ricatti della mala politica e di organizzazioni professionali compiacenti. Dalla crisi si esce con più diritti e meno ingerenze della politica e per affermare il progetto nuovo serve una stagione di mobilitazione forte guidata dagli agricoltori e da chi lavora la terra ” aggiunge Gianni Fabbris Presidente Regionale di LiberiAgricoltori Basilicata e componente della Presidenza nazionale, annunciando la partecipazione di una nutrita delegazione lucana di dieci persone fra i delegati all’assemblea che si terrà fra le ore 11 del 27 e le 15 del 28 novembre presso l’Hotel Villa Aurelia a Roma.
Oltre Gianni Fabbris dalla Basilicata saranno presenti, insieme ad alcuni altri agricoltori, Gervasio Ungolo (presidente provinciale di Potenza), Stefano Poli (presidente provinciale di Matera), Domenico Viscanti (Presidente Nazionale del SiCER – Sindacato Cerealicoltori che aderisce a LIberiAgricoltori), Salvatore Pace e Antonia Deleo (per AltragricolturaBio organizzazione dei Biologici componente della Confederazione LiberiAgricoltori), Giuseppe Avigliano (Vulture), Luigi Cipriano (Metapontino).
La delegazione Lucana si aggiunge agli oltre cento delegati che si troveranno a Roma con l’obiettivo di imprimere una forte spinta al processo di costruzione del sindacato nazionale in cui si stanno riorganizzando
L’assemblea, che non prevede “passerelle di politici” è riservata agli agricoltori, chiamati a contribuire al progetto per una agroalimentare fuori dalla crisi che rivoluzioni l’agricoltura italiana e si doti del percorso e degli strumenti necessari a lanciare la vera sfida: quella per garantire che questo Paese abbia ancora aziende agricole produttive che garantiscano lavoro buono, campagne e territori tutelati e un cibo sano cui i cittadini possano accedere liberamente. Il progetto sarà presentato a Roma nel Mese di Febbraio in una manifestazione nazionale cui saranno chiamati a partecipare quanti hanno ancora a cuore la difesa della nostra agricoltura.
Al rientro dall’Assemblea Nazionale di Roma, LiberiAgricoltori Basilicata convocherà una assemblea regionale chiamando i suoi circa 4.500 iscritti lucani alla mobilitazione e all’impegno per rafforzare anche in Basilicata il sindacato e rilanciare le iniziative di mobilitazione sempre più urgenti. Sarà l’occasione per lanciare le proposte per la Regione e chiedere al Governo Regionale una svolta chiara sulle scelte di governo per garantire la nostra agricoltura