Nel Consiglio di Amministrazione della Sel, Società Energetica Lucana, Cupparo, Gentilesca, Labriola e Sarli ma i compensi, sia individuali che totali, si riducono. Nel 2011 primi attivi in bilancio.
De Filippo: “La Spa partita tra difficoltà e previsioni avverse, oggi è una solida realtà” Un maggiore controllo democratico, ma una riduzione dei compensi per gli organi di gestione, sia singoli che totali.
E’ La novità introdotta dalla Regione con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Società Energetica Lucana avvenuta questa mattina nel corso dell’assemblea societaria.
Presidente è stato nominato Ignazio Petrone, del Cda entrano a far parte Romano Cupparo, Franco Gentilesca, Francesco Labriola, e Rocco Sarli.
Il collegio sindacale è presieduto da Franco Martino e composto da Carmelo Donnoli e Domenico Colangelo, mentre sindaci supplenti sono stati nominati Nicola de Marco e Domenica Tripaldi.
Direttore generale della società è stato nominato Giandomenico Marchese, mentre Direttore Tecnico sarà Massimo Scuderi.
Come detto, compensi ridotti sia nella quota individuale, sia nella loro somma, nonostante l’aumento dei componenti del Consiglio di amministrazione da 3 a 5, così come previsto dallo Statuto Societario.
Il Presidente riceverà un compenso annuo lordo di 55mila euro, i componenti di 21 mila, mentre il presidente del Collegio dei sindaci avrà un compenso di 6500 euro annui, i componenti di 5000.
Una rimodulazione voluta dal Presidente della Regione Vito De Filippo, che nell’indicare la scelta dell’ampliamento del Cda “per garantire più democraticità nella governance di una società che, dopo la fase di start-up, sta incidendo profondamente nella realtà lucana” ha ribadito comunque “la volontà di non far aumentare i costi totali di gestione” che, anzi, per effetto degli arrotondamenti al ribasso effettuati, sono calati di circa 3mila euro l’anno.
Il presidente De Filippo ha anche dato atto del buon lavoro fatto agli organismi dirigenti uscenti, il presidente Rocco Colangelo, dimissionario dopo la nomina a commissario Arbea dello scorso 14 marzo (ha comunque garantito continuità alla società, ma rinunciando da subito agli emolumenti) i consiglieri Gianfranco Blasi e Giuseppe Veneziano e il collegio sindacale presieduto da Vincenzo Simone e composto da Eustachio Festa ed Eugenio Colaiacovo.
“Questa società – ha spiegato De Filippo – è partita tra i rischi di un settore delicato e una normativa incerta con molti che ne prevedevano il fallimento.
Ma oggi possiamo dire di aver fatto cose importanti e uniche, non solo nello scenario del Mezzogiorno, tra impianti realizzati e sistemi di acquisto aggregato che hanno garantito vantaggi alle amministrazioni della Basilicata”.
“Con questo passaggio del testimone – ha osservato il presidente uscente della Società Rocco Colangelo – si chiude un ciclo, ossia i primi quattro anni in cui abbiamo lavorato a mettere in strada una realtà che oggi ha una configurazione precisa dopo essere partita come un esperimento assolutamente originale.
In un momento difficile dominato dalle liberalizzazioni, questa realtà ha trovato una sua ragione di esistere, tanto che addirittura enti locali di altre regioni ci chiedono di poter aderire ai nostri progetti”.
E a testimonianza delle performance di Società Energetica Lucana arrivano anche i dati del bilancio 2011, approvato oggi: è il primo esercizio a registrare attivi, grazie alle entrate derivanti dall’impianto fotovoltaico dell’ospedale di Tricarico, un dato che si consoliderà nel 2012 con gli introiti degli altri impianti realizzati ed entrati in esercizio.
De Filippo: “La Spa partita tra difficoltà e previsioni avverse, oggi è una solida realtà” Un maggiore controllo democratico, ma una riduzione dei compensi per gli organi di gestione, sia singoli che totali.
E’ La novità introdotta dalla Regione con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Società Energetica Lucana avvenuta questa mattina nel corso dell’assemblea societaria.
Presidente è stato nominato Ignazio Petrone, del Cda entrano a far parte Romano Cupparo, Franco Gentilesca, Francesco Labriola, e Rocco Sarli.
Il collegio sindacale è presieduto da Franco Martino e composto da Carmelo Donnoli e Domenico Colangelo, mentre sindaci supplenti sono stati nominati Nicola de Marco e Domenica Tripaldi.
Direttore generale della società è stato nominato Giandomenico Marchese, mentre Direttore Tecnico sarà Massimo Scuderi.
Come detto, compensi ridotti sia nella quota individuale, sia nella loro somma, nonostante l’aumento dei componenti del Consiglio di amministrazione da 3 a 5, così come previsto dallo Statuto Societario.
Il Presidente riceverà un compenso annuo lordo di 55mila euro, i componenti di 21 mila, mentre il presidente del Collegio dei sindaci avrà un compenso di 6500 euro annui, i componenti di 5000.
Una rimodulazione voluta dal Presidente della Regione Vito De Filippo, che nell’indicare la scelta dell’ampliamento del Cda “per garantire più democraticità nella governance di una società che, dopo la fase di start-up, sta incidendo profondamente nella realtà lucana” ha ribadito comunque “la volontà di non far aumentare i costi totali di gestione” che, anzi, per effetto degli arrotondamenti al ribasso effettuati, sono calati di circa 3mila euro l’anno.
Il presidente De Filippo ha anche dato atto del buon lavoro fatto agli organismi dirigenti uscenti, il presidente Rocco Colangelo, dimissionario dopo la nomina a commissario Arbea dello scorso 14 marzo (ha comunque garantito continuità alla società, ma rinunciando da subito agli emolumenti) i consiglieri Gianfranco Blasi e Giuseppe Veneziano e il collegio sindacale presieduto da Vincenzo Simone e composto da Eustachio Festa ed Eugenio Colaiacovo.
“Questa società – ha spiegato De Filippo – è partita tra i rischi di un settore delicato e una normativa incerta con molti che ne prevedevano il fallimento.
Ma oggi possiamo dire di aver fatto cose importanti e uniche, non solo nello scenario del Mezzogiorno, tra impianti realizzati e sistemi di acquisto aggregato che hanno garantito vantaggi alle amministrazioni della Basilicata”.
“Con questo passaggio del testimone – ha osservato il presidente uscente della Società Rocco Colangelo – si chiude un ciclo, ossia i primi quattro anni in cui abbiamo lavorato a mettere in strada una realtà che oggi ha una configurazione precisa dopo essere partita come un esperimento assolutamente originale.
In un momento difficile dominato dalle liberalizzazioni, questa realtà ha trovato una sua ragione di esistere, tanto che addirittura enti locali di altre regioni ci chiedono di poter aderire ai nostri progetti”.
E a testimonianza delle performance di Società Energetica Lucana arrivano anche i dati del bilancio 2011, approvato oggi: è il primo esercizio a registrare attivi, grazie alle entrate derivanti dall’impianto fotovoltaico dell’ospedale di Tricarico, un dato che si consoliderà nel 2012 con gli introiti degli altri impianti realizzati ed entrati in esercizio.