Un nuovo furto di rame all’interno di una delle idrovore del Metapontino, gestite dal Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto.
Ancora un furto di rame in un’idrovora
Questa volta è toccato al casello di San Basilio, in territorio di Pisticci, nei pressi della marina, dove ignoti si sono introdotti all’interno della struttura per asportare il rame contenuto nei cavi elettrici e in altri meccanismi presenti nell’idrovora.
Un blitz che ha arrecato un danno di circa ventimila euro, come denunciato dal presidente del Consorzio di Bonifica, Angelo Carriero, che ha rivolto un appello a “cittadini e istituzioni a segnalare eventuali presenze sospette e a intensificare i controlli”.
L’episodio, sul quale stanno indagando i Carabinieri, è solo l’ultimo in ordine di tempo visto che negli ultimi due mesi il Consorzio ha denunciato altri otto furti di cavi di rame all’interno delle sue strutture.
Giovedì scorso i ladri sono entrati in azione nel casello dell’Idrovora di Policoro, nei pressi dell’Oasi del Wwf, dove hanno danneggiato diversi macchinari importanti per il funzionamento della struttura, presidio importante in caso di piogge abbondanti come quelle dello scorso primo marzo.
Prima di Policoro, i furti di cavi di rame hanno interessato anche i caselli di Tursi, Trisaia di Rotondella e marina di Pisticci, per danni ingenti contro edifici che non solo hanno un ruolo fondamentale nella regolamentazione delle acque fluviali e piovane in caso di pioggia ma hanno un valore anche storico, poiché realizzati negli anni Cinquanta, all’indomani delle trasformazioni fondiarie che hanno interessato la costa jonica lucana.