Ed è sempre la questione dell’asilo nido di Policoro a tenere banco in queste ore nella città ionica.
Prima la mancata apertura della scuola dell’infanzia ora i problemi legati alle vertenze sindacali.
Con un nota, il capogruppo del Partito Democratico di Policoro, Gianluca Marrese ha dichiarato che “le responsabilità per quanto accaduto lo scorso lunedì all’apertura del servizio scolastico, sono da attribuirsi a coloro che hanno fatto la scelta di economizzare mediante il bando per un servizio essenziale e vitale per le famiglie”.
Infatti, dopo aver sostenuto l’importanza che un asilo nido assume per le famiglie e dopo aver ribadito che tutto ciò che ruota attorno ad un asilo nido deve essere esclusivamente fatto per il bene del bambino, Marrese continua dicendo che sul piano politico si registra, ancora una volta, il ritardo e l’inefficienza dell’amministrazione.
“Il Pd – dice Marrese – già in passato aveva denunciato l’approssimazione con cui si era inteso gestire il servizio mediante il nuovo bando, superficialità confermata dalla riapertura dei termini che ha determinato la tardiva apertura del servizio, con tutti i problemi conseguenti”.
Un’analisi che il sindaco di Policoro e l’assessore alle Politiche Sociali, Antonio Ripoli, ritengono speculazioni politiche che non c’entrano nulla con la gestione del servizio.
Infatti, nel corso dell’incontro tenutosi giovedì mattina con una rappresentante della cooperativa Genesis, Carla Liuzzi, aggiudicatario dell’appalto triennale della gestione dell’asilo nido comunale di via Colombo “Linus”, il sindacalista Modarelli e le maestre che non ancora assunte dalla nuova gestione triennale del servizio pubblico, hanno ribadito la loro vicinanza alle maestre coinvolte nella vertenza ed hanno spiegato loro che il ruolo dell’amministrazione è solo di mediatori tra le parti affinché venga salvaguardato il diritto al lavoro e nello stesso tempo l’efficienza e l’efficacia del servizio e degli utenti, fondamentale per la sana crescita psico-fisica dei bambini.
“Il bando – spiegano gli amministratori – è stato aggiudicato alla cooperativa che ha avuto il maggior punteggio e presentato l’offerta più vantaggiosa, e ora tocca alla cooperativa gestire il servizio sulla base delle linee guida del bando.
L’unico compito del comune è vigilare che tutto venga svolto nei parametri stabiliti poiché il pubblico non può interferire nelle vicende organizzative di attività economiche private e pertanto spetta alla cooperativa l’ultima parola per ciò che concerne le assunzioni”.
Una riunione che verrà aggiornata ma che è servita quantomeno ad avvicinare le parti in causa.
Prima la mancata apertura della scuola dell’infanzia ora i problemi legati alle vertenze sindacali.
Con un nota, il capogruppo del Partito Democratico di Policoro, Gianluca Marrese ha dichiarato che “le responsabilità per quanto accaduto lo scorso lunedì all’apertura del servizio scolastico, sono da attribuirsi a coloro che hanno fatto la scelta di economizzare mediante il bando per un servizio essenziale e vitale per le famiglie”.
Infatti, dopo aver sostenuto l’importanza che un asilo nido assume per le famiglie e dopo aver ribadito che tutto ciò che ruota attorno ad un asilo nido deve essere esclusivamente fatto per il bene del bambino, Marrese continua dicendo che sul piano politico si registra, ancora una volta, il ritardo e l’inefficienza dell’amministrazione.
“Il Pd – dice Marrese – già in passato aveva denunciato l’approssimazione con cui si era inteso gestire il servizio mediante il nuovo bando, superficialità confermata dalla riapertura dei termini che ha determinato la tardiva apertura del servizio, con tutti i problemi conseguenti”.
Un’analisi che il sindaco di Policoro e l’assessore alle Politiche Sociali, Antonio Ripoli, ritengono speculazioni politiche che non c’entrano nulla con la gestione del servizio.
Infatti, nel corso dell’incontro tenutosi giovedì mattina con una rappresentante della cooperativa Genesis, Carla Liuzzi, aggiudicatario dell’appalto triennale della gestione dell’asilo nido comunale di via Colombo “Linus”, il sindacalista Modarelli e le maestre che non ancora assunte dalla nuova gestione triennale del servizio pubblico, hanno ribadito la loro vicinanza alle maestre coinvolte nella vertenza ed hanno spiegato loro che il ruolo dell’amministrazione è solo di mediatori tra le parti affinché venga salvaguardato il diritto al lavoro e nello stesso tempo l’efficienza e l’efficacia del servizio e degli utenti, fondamentale per la sana crescita psico-fisica dei bambini.
“Il bando – spiegano gli amministratori – è stato aggiudicato alla cooperativa che ha avuto il maggior punteggio e presentato l’offerta più vantaggiosa, e ora tocca alla cooperativa gestire il servizio sulla base delle linee guida del bando.
L’unico compito del comune è vigilare che tutto venga svolto nei parametri stabiliti poiché il pubblico non può interferire nelle vicende organizzative di attività economiche private e pertanto spetta alla cooperativa l’ultima parola per ciò che concerne le assunzioni”.
Una riunione che verrà aggiornata ma che è servita quantomeno ad avvicinare le parti in causa.