Azienda Sanitaria Matera e associazione “Gianfranco Lupo” a Monza per donazione camera degenza ematologica

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Tante piccole tessere di un mosaico preciso: aiutare pazienti e familiari a superare la terribile sfida di una malattia, sensibilizzare i protagonisti della sanità pubblica sui temi della sofferenza e della solidarietà, spingere in avanti le frontiere della ricerca scientifica.

Sabato mattina a Monza un ulteriore tassello, la donazione di una camera di degenza ematologica al Centro Verga di Monza, l’associazione che dal 1979 si occupa di studiare e combattere la leucemia del bambino.

La stanza è stata chiamata “Musica”, nel chiaro intento di associare al reparto oncologico un concetto che suoni come più vicino alla leggerezza che alla temibile malattia.

Alla cerimonia di donazione hanno preso parte il Presidente dell’Associazione Michele Lupo, il Direttore della Clinica pediatrica dell’Università Bicocca di Milano, il Direttore Generale della Fondazione Monza e Brianza Fabio Binelli.

Presente il Direttore Generale della Azienda sanitaria di Matera, Pietro Quinto, a suggello di un gemellaggio ormai decennale con l’Associazione Lupo, con cui l’Azienda ha intrapreso una stabile e proficua collaborazione nei settori della innovocaizone strutturale e tecnologica, della ricerca sanitaria, del miglioramento delle condizioni di degenza dei pazienti.

“L’Associazione “Lupo” è un punto riferimento non solo per la sanità lucana ma ormai per l’intero Paese” ha detto Quinto durante la inaugurazione della stanza, ricordando -fra le altre- le più recenti donazioni che l’associazione Lupo ha promosso in favore dell’Azienda.

Tra questi, l’ecografo del Pronto Soccorso Ostetrico dell’Ospedale di Matera, l’ecografo del reparto di Pediatria, sempre all’ospedale di Matera, il prossimo allestimento di stanze di degenza e sale d’attesa nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Policoro. Grazie al decisivo sostegno economico dell’Associazione Lupo sono stati poi avviati o sono in rampa di lancio progetti di ricerca di straordinaria importanza, come il laboratorio di biologia cellulare (già attivo), il progetto sulla valvulopatia aortica (in corso), il finaniamento delle borse di studio di genetica medica (che saranno attivate entro breve).

“Un formidabile esempio di come sanità pubblica e società civile possano lavorare insieme -ha agginto Quinto- costruendo percorsi di collaborazione, reciproci stimoli e forme di solidarietà dal basso che favoriscono un senso di condivisione della sanità e delle sue politiche su scala aziendale e regionale, e che si traducono, in ultima analisi, in una sanità migliore per tutti”.

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