In Basilicata aumentano gli incidenti stradali

incidente foto strada

Nel 2018 si sono verificati in Basilicata 979 incidenti stradali che hanno causato la morte di 45 persone e il ferimento di altre 1.609.

A darne notizia è l’Istat con un report dettagliato sulla situazione lucana.

Rispetto al 2017, aumentano sia gli incidenti (+15,4%) che i feriti (+18,7%) e i morti (+36,4%) a seguito di sinistri su strada; a livello nazionale, invece, gli incidenti calano dell’1,4%, i feriti dell’1,6% e i morti dell’1,3%.

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili.

Nella regione, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2018 si registrano variazioni, rispettivamente, di -6,3% e -19,0%. Sempre fra il 2010 e il 2018 l’indice di mortalità sul territorio regionale è salito da 4,2 a 4,6 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale è rimasto invariato (1,9).

Nel 2018, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, in Basilicata è inferiore alla media nazionale (24,4% contro 45,3%).

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è inferiore a quello nazionale (22,2% contro 48,8%). Tra il 2010 e il 2018 l’incidenza di vittime a bordo di veicoli a due ruote si riduce sensibilmente (dal 20,8% all’11,1%), quella dei pedoni aumenta leggermente (da 10,4% a 11,1%); a livello nazionale, l’incidenza fra le vittime di conducenti e passeggeri di ciclomotori, motocicli e velocipedi scende dal 34,5% al 30,4%, quella dei pedoni sale dal 15,1% al 18,4%.

I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla società a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2018 il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (283,1 euro pro capite) e in circa 146,4 milioni di euro (255,9 euro pro capite) in Basilicata; la regione incide per lo 0,9% sul totale nazionale.

Tra il 2017 e il 2018 si registrano aumenti degli indicatori di incidentalità: l’indice di lesività passa da 159,8 feriti ogni 100 incidenti a 164,4, l’indice di mortalità sale da 3,9 a 4,6 decessi ogni 100 incidenti, quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) da 2,4 a 2,7. Gli incidenti tendono a concentrarsi nei centri di maggiore dimensione demografica (nei 5 comuni con oltre 15.000 abitanti si concentra il 57,5% degli incidenti), ma quelli a maggiore pericolosità si verificano in centri minori (l’indice di mortalità è pari a 2,8 nei comuni con più di 15.000 abitanti e a 7 negli altri comuni) ubicati per lo più lungo i principali assi della rete stradale regionale.

Nel 2018, gli assi viari più critici per la sicurezza stradale nella regione sono stati la SS 407 Basentana (8 morti e 55 feriti), la SS 598 Fondo Valle d’Agri (4 morti e 59 feriti) e la SP 175 Matera (3 morti e 23 feriti).

Nel 2018 il maggior numero di incidenti (542, il 55,4% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 3 morti (6,7% del totale) e 798 feriti (49,6%). Rispetto all’anno precedente, aumentano sia gli incidenti fuori degli abitati (+37,8% per gli incidenti in autostrada e +19,1% per le altre strade extraurbane) che quelli in ambito urbano (+11,3%). Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (10,4 morti ogni 100 incidenti) e in autostrada (3,9 decessi ogni 100 incidenti).

Un incidente su due avviene lungo un rettilineo, senza differenze di rilievo tra strade urbane (49,4%) e strade extraurbane (51,5%). In ambito urbano gli incidenti che avvengono in corrispondenza degli incroci rappresentano il 20,7% del totale, seguono quelli che si verificano in curva (13,3%) e nei pressi di una intersezione (7,4%). Lungo le strade extraurbane il 38,9% degli incidenti si verifica in curva, il 4,1% nei pressi di una intersezione.

Nel periodo estivo, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza, la concentrazione degli incidenti è elevata. Tra giugno e agosto si contano 279 incidenti (il 28,5% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 461 persone (28,7%) e 9 sono decedute (20%) (Figura 5). Gli incidenti più gravi si concentrano nei mesi di aprile (10,4 morti ogni 100 incidenti) e gennaio (8,7). Il 78,1% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra mezzanotte e l’una (25 morti ogni 100 incidenti) e tra le 21 e le 22 (10,5), con valori di molto superiori alla media giornaliera (4,6). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 38,6% degli incidenti notturni, il 40% delle vittime e il 41,5% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 7,6 decessi ogni 100 incidenti.

In Basilicata il 43,1% degli incidenti stradali è concentrato nei due Poli urbani (Potenza e Matera); considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 46,9% del totale. Nei comuni delle Aree interne, caratterizzate da distanze dai Poli urbani superiori ai 20 minuti di percorrenza, gli incidenti rappresentano il 53,1% del totale regionale.

Rispetto al 2017, gli incidenti aumentano sia nei Centri (+17,7%) che nelle Aree interne (+13,5%). I decessi per incidente stradale diminuiscono nei centri (-16,7%), ma aumentano sensibilmente nelle Aree interne (+48,1).

Anche gli indicatori statistici di mortalità e gravità evidenziano una situazione critica nelle Aree interne, dove nel 2018 si registrano valori (rispettivamente 7,7 e 4,2) superiori alla media regionale (4,6,4 e 2,7). Gli indici di mortalità e gravità raggiungono i livelli più elevati nei comuni Ultraperiferici (rispettivamente 11,6 e 5,7).

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (58,5%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (274 casi, 11 vittime e 510 feriti), seguita dalla fuoriuscita (197 casi, 7 decessi e 268 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (31,8 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale-laterale (4) e la fuoriuscita del veicolo (3,6). Gli incidenti fra più veicoli risultano più rischiosi, con una media di 5,8 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolto un solo veicolo (3 morti ogni 100 incidenti).

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la velocità troppo elevata, la guida distratta e il mancato rispetto della distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 45,8% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide da sola per il 25,1%.

Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 30-44 anni (11,9 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 64,4% delle vittime e il 61,5% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 24,4% dei morti e il 30,5% dei feriti, i pedoni l’11,1% dei deceduti e l’8% dei feriti. Il 60% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+; il 55% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 509,5 per la classe di età 15-29 anni e a 377,6 per quella 30-44 anni.

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