“In Basilicata, nel campionato di promozione di basket, è possibile disputare una partita usando cellulare e fischietto”

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“In Basilicata, nel Campionato di Promozione Maschile, è possibile disputare una partita di Basket, in assenza della strumentazione effettiva e di quella di riserva, con il semplice utilizzo di un cellulare come cronometro da tavolo e di un fischietto come segnalatore acustico.

Questo è quello che ha sentenziato il Giudice Sportivo FIP del Comitato Regionale della Basilicata respingendo il ricorso, per mancanza delle attrezzature di riserva, presentato dall’ASD Policoro Basket e relativo alla gara, disputata a Potenza il 10 novembre, contro l’ASD Cestistica Vito Lepore Potenza”.

Lo si legge in un comunicato dell’associazione Policoro Basket.

“In sintesi – prosegue la nota – il Giudice, dopo aver argomentato che c’è stato un accordo tra i due allenatori prima della gara, cosa assolutamente non veritiera, ha ritenuto che “la strumentazione di riserva contestata e utilizzata (ossia il cellullare e il fischietto) non può ritenersi non idonea, né costituisce rilevante irregolarità, tale cioè da impedire o inficiare il regolare andamento della gara”.

Al Sig. Giudice è sfuggito forse, che a norma di Regolamento Federale, la strumentazione di riserva era mancante, in quanto né il cellulare né il fischietto utilizzati possono essere considerati come tale. Infatti per il cronometro occorre la c.d. “cipolla”, ossia un cronometro da tavolo a doppio pulsante del diametro minimo di cm 10, e il fischietto non è assolutamente consentito.

A norma di Regolamento, la gara non doveva neppure iniziare e la decisione doveva essere presa dagli arbitri poiché è previsto chiaramente che “se le attrezzature indispensabili ed in via subordinata le corrispondenti attrezzature di riserva, mancano o presentano rilevanti irregolarità, la gara non potrà iniziare o proseguire ……”. Norma questa, sancita all’art. 22 co. 2 del Regolamento Esecutivo, che non è stata applicata in campo.

In altre parole anche se paradossalmente ci fosse stato tra le due Società un accordo per giocare – cosa che non c’è stata, né tanto meno c’è stata un’intesa in tal senso con gli arbitri, anzi da subito l’ASD Policoro Basket ha fatto rilevare l’anomalia – in nessun caso, considerata la mancanza delle attrezzature di riserva, la gara doveva avere inizio.

L’accertamento della reale veridicità dei fatti, a prescindere dal ricorso e dalla verifica delle condizioni procedurali, dà luogo all’applicazione dell’art. 40 del RG con la conseguenza che la gara doveva essere omologata con il risultato di 0-20.

Tutto questo non è accaduto perchè se i due allenatori sono d’accordo, se agli arbitri non interessa che le condizioni di gioco previste dal Regolamento Federale siano rispettate (e stessa cosa per l’Ufficiale di campo), allora in Basilicata è possibile disputare una partita di basket anche con un cellullare come cronometro – magari rispondendo tra un’azione e l’altra ad una telefonata o scrivendo un whats app o un sms – e perché no, vista la decisione del Giudice Sportivo, si può anche giocare con un pallone di calcio: l’importante che sia rotondo e che rimbalzi in modo tale da non costituire rilevante irregolarità, tale cioè da impedire o inficiare il regolare andamento della gara.

L’ASD Policoro Basket crede fermamente nei valori che lo sport insegna – lealtà, etica e trasparenza – e soprattutto crede ed è rispettosa delle regole e delle norme che disciplinano non solo lo sport ma tutta la nostra vita.

Non è così importante vincere o perdere, è invece importantissimo il modo in cui si vince e il modo in cui si perde e in questa vicenda abbiamo perso un po’ tutti, compresa la Città di Potenza che non è in grado di dotare l’unica Palestra dove si disputano le partite di basket di un tabellone elettronico adeguato”.

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