Sono le ore 20:40 circa quando, ai centralini del 112, giungono le chiamate di alcuni passanti che, nel centralissimo Corso Umberto di Bernalda, hanno assistito all’aggressione di un uomo che, fortunosamente, era riuscito a sfuggire ai suoi assalitori.
Neanche il tempo di inviare le pattuglie sul posto che, sempre al centralino del 112, giungeva, anche, la chiamata della locale guardia medica che riferiva di un uomo con plurime ferite di coltello al torace e che, per la gravità delle sue condizioni, sarebbe stato trasferito in emergenza all’ospedale di Policoro.
Gli uomini della Stazione Carabinieri di Bernalda e quelli della Compagnia di Pisticci, che, nel frattempo, avevano raggiunto i luoghi del reato, per effettuare il necessario sopralluogo e ricercare gli elementi utili all’individuazione degli aggressori, hanno raccolto alcune preziose testimonianze che ponevano gli investigatori nella condizione di elaborare una prima ipotesi investigativa sulla base della quale procedere. Gli elementi raccolti, grazie, anche alle dichiarazioni dei testimoni, hanno consentito di indirizzare le ricerche degli assalitori che, infatti, si sono concluse nelle prime ore del mattino, con il rintraccio di due fratelli di Bernalda, un 35 enne ed un 32enne, entrambi già noti gli investigatori. Nel corso della serrata caccia all’uomo si è riusciti, inoltre, a recuperare l’arma utilizzata, un coltello a serramanico di genere vietato, che è stata consegnata da uno dei due fratelli, che con tale gesto cercava di attribuirsi, sin da subito, la totale responsabilità del fatto criminoso. Tutto ciò, però, non h convinto completamente gli operanti che hanno proceduto ad ulteriori approfondite verifiche.
La vittima, nel frattempo, prima di essere trasferita d’urgenza all’Ospedale “San Carlo di Potenza” in prognosi “riservata vitae”, è stata ascoltata dai militari cui ha narrato di un aggressione condotta da due soggetti, ossia entrambi i fratelli rintracciati, indicando quale causa del gesto criminale l’esistenza di vecchi rancori con i due. L’uomo ha spiegato di come non fosse la prima volta che le discussioni fra loro degenerino in violenti alterchi ed aggressioni fisiche, anche se mai erano giunti a tali estreme conseguenze.
I Carabinieri hanno condotto una certosina opera di ricostruzione della vicenda, per ricercare tutti gli indizi e le fonti di prova attraverso l’escussione di testi, osservatori diretti ed indiretti dell’evento, analizzando i filmati delle telecamere ed attendendo il referto medico sul conto della vittima. Questo, giunto nelle prime ore del mattino, ha indicato come i fendenti inferti siano stati ben quattro e tutti localizzati nella zona del torace, tanto che uno ha interessato la zona sternale, andando a forare il polmone sinistro e generando un riversamento pleurico, un secondo ha attinto la zona lombare, provocando una tumefazione ad un rene, mentre gli altri due hanno raggiunto il malcapitato alla nuca ed alla base del collo senza, fortunatamente, recidere vasi sanguigni importanti
Grazie all’analisi delle immagini registrate dalla telecamere, è stato possibile vedere la vittima che, nonostante le lesioni già subite, si allontana dal luogo dell’aggressione inseguito dai due fratelli, uno dei quali con il coltello ancora in mano.
Dopo una notte di lavoro, avendo raccolto tutti gli elementi necessari a definire l’evento criminale ed a determinare il ruolo svolto da tutti i soggetti coinvolti, nella mattinata di sabato i due bernaldesi sono stati dichiarati in stato d’arresto e, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, nella persona del Sostituto procuratore di Turno, dott. NICASTRO, reso edotto di tutte le attività esperite, sono stati associati presso la casa circondariale di Matera.
Compagnia Carabinieri Pisticci