“Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata convocherà tempestivamente l’Eni per una puntuale verifica dell’adeguatezza dei sistemi di controllo dell’oleodotto che trasporta, lungo un percorso di circa 140 chilometri, il petrolio greggio dal Centro Oli di Viggiano alla raffineria di Taranto”.
Lo ha dichiarato Donato Viggiano, dirigente generale del Dipartimento guidato dall’assessore Mazzocco, nel corso della riunione che si è svolta questa mattina nell’Aula consiliare del Comune di Bernalda, convocata urgentemente di concerto con il sindaco Leonardo Chiruzzi, per fare un primo punto della situazione sul guasto che si è verificato in agro di Bernalda, in località Pizzica – Bivio Giulianello, in seguito al quale si è verificato lo sversamento di una quantità di petrolio che ha interessato una superficie di circa 6.000 metri quadrati.
“La Regione – ha sottolineato Viggiano – in accordo con il Comune di Bernalda ha verificato in primo luogo tutte le azioni attivate dalle strutture dell’Eni preposte per fronteggiare l’emergenza e la messa in sicurezza del sito interessato”.
L’Eni, in proposito, ha spiegato di aver avviato, subito dopo aver ricevuto la segnalazione dal Corpo Forestale dello Stato, il pronto intervento di ditte specializzate che hanno provveduto alla messa in sicurezza e pulizia del pozzetto denominato HV 519 dal quale è fuoriuscito il petrolio e dell’area circostante caratterizzata, positivamente, da una composizione del terreno limo-argilloso che ha evitato l’interessamento delle falde acquifere.
L’Eni ha inoltre spiegato di aver attivato le procedure previste dalla normativa nazionale e regionale provvedendo, in particolare, a segnalare il fatto, entro 24 ore, alle autorità competenti (Regione, Arpab, Comune Bernalda, Provincia Matera, Prefettura Matera, Corpo Forestale dello Stato, Comando Carabinieri). Nelle prossime ore – ha aggiunto l’Eni – sarà consegnata una prima relazione descrittiva delle azioni attivate fino a questo momento.
Oltre a dettagliare in forma analitica e tecnicamente approfondita su quanto accaduto – ha precisato il dirigente generale del Dipartimento Ambiente – l’Eni dovrà predisporre in tempi rapidissimi il piano di caratterizzazione del sito e della relativa bonifica.
Rappresentando sulla vicenda la grande attenzione del Presidente Vito De Filippo, l’assessore all’ambiente Vilma Mazzocco ha affermato che “per la Regione è indispensabile che il trasporto lungo l’oleodotto Viggiano-Taranto avvenga secondo i più elevati standard di sicurezza e di salvaguardia per l’ambiente che la tecnologia è in grado di offrire.
Dovranno essere chiariti fino in fondo le cause dell’incidente occorso, garantendo ai cittadini e al territorio coinvolti nei processi di ricerca, estrazione, trattamento e trasporto del petrolio che non si abbiano a ripetere in futuro casi analoghi”.
Il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, ha convocato un nuovo incontro tecnico-istituzionale per mercoledì 14 marzo alle 9,00, nel corso del quale saranno analizzate le relazioni e i documenti elaborati dai soggetti interessati.
Lo ha dichiarato Donato Viggiano, dirigente generale del Dipartimento guidato dall’assessore Mazzocco, nel corso della riunione che si è svolta questa mattina nell’Aula consiliare del Comune di Bernalda, convocata urgentemente di concerto con il sindaco Leonardo Chiruzzi, per fare un primo punto della situazione sul guasto che si è verificato in agro di Bernalda, in località Pizzica – Bivio Giulianello, in seguito al quale si è verificato lo sversamento di una quantità di petrolio che ha interessato una superficie di circa 6.000 metri quadrati.
“La Regione – ha sottolineato Viggiano – in accordo con il Comune di Bernalda ha verificato in primo luogo tutte le azioni attivate dalle strutture dell’Eni preposte per fronteggiare l’emergenza e la messa in sicurezza del sito interessato”.
L’Eni, in proposito, ha spiegato di aver avviato, subito dopo aver ricevuto la segnalazione dal Corpo Forestale dello Stato, il pronto intervento di ditte specializzate che hanno provveduto alla messa in sicurezza e pulizia del pozzetto denominato HV 519 dal quale è fuoriuscito il petrolio e dell’area circostante caratterizzata, positivamente, da una composizione del terreno limo-argilloso che ha evitato l’interessamento delle falde acquifere.
L’Eni ha inoltre spiegato di aver attivato le procedure previste dalla normativa nazionale e regionale provvedendo, in particolare, a segnalare il fatto, entro 24 ore, alle autorità competenti (Regione, Arpab, Comune Bernalda, Provincia Matera, Prefettura Matera, Corpo Forestale dello Stato, Comando Carabinieri). Nelle prossime ore – ha aggiunto l’Eni – sarà consegnata una prima relazione descrittiva delle azioni attivate fino a questo momento.
Oltre a dettagliare in forma analitica e tecnicamente approfondita su quanto accaduto – ha precisato il dirigente generale del Dipartimento Ambiente – l’Eni dovrà predisporre in tempi rapidissimi il piano di caratterizzazione del sito e della relativa bonifica.
Rappresentando sulla vicenda la grande attenzione del Presidente Vito De Filippo, l’assessore all’ambiente Vilma Mazzocco ha affermato che “per la Regione è indispensabile che il trasporto lungo l’oleodotto Viggiano-Taranto avvenga secondo i più elevati standard di sicurezza e di salvaguardia per l’ambiente che la tecnologia è in grado di offrire.
Dovranno essere chiariti fino in fondo le cause dell’incidente occorso, garantendo ai cittadini e al territorio coinvolti nei processi di ricerca, estrazione, trattamento e trasporto del petrolio che non si abbiano a ripetere in futuro casi analoghi”.
Il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, ha convocato un nuovo incontro tecnico-istituzionale per mercoledì 14 marzo alle 9,00, nel corso del quale saranno analizzate le relazioni e i documenti elaborati dai soggetti interessati.