Si è conclusa con la traduzione in carcere la vicenda di un 23enne nordafricano, residente a Bernalda ed in possesso di regolare permesso di soggiorno, già gravato da precedenti per reati contro la persona, che dalla mattinata dell’11 luglio e per più giorni ha tenuto impegnati in diversi interventi i militari della Compagnia Carabinieri di Pisticci e della Stazione di Bernalda, oltre che personale del Commissariato di Polizia di Marconia.
Inizialmente i Carabinieri sono intervenuti proprio a Bernalda, dove per una lite tra due extracomunitari individuavano il 23enne come autore di ferite da arma da taglio sulle gambe della vittima, grazie alla sua denuncia, alla descrizione dell’aggressore e alla successiva acquisizione dei filmati degli impianti di videosorveglianza di esercizi pubblici della zona. Diramate le ricerche, l’aggressore veniva individuato e fermato subito dopo dai Carabinieri proprio nel centro di Bernalda, con l’ausilio del personale del Commissariato di Polizia di Marconia, e contestualmente condotto presso la Compagnia di Pisticci per le operazioni di fotosegnalamento e per la denuncia in stato di libertà per le lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Terminate le operazioni in caserma, il 23enne veniva rilasciato, salvo essere dichiarato in arresto dagli stessi militari circa un’ora dopo perché, nel lasciare gli uffici della Compagnia di Pisticci, prima rubava un’autoradio da un veicolo parcheggiato in strada, e successivamente rubava un’autovettura, lasciata momentaneamente in strada dalla proprietaria ma con le chiavi inserite (il che è vietato dalla legge proprio per evitare che terzi possano impossessarsi del mezzo e commettere reati o provocare incidenti). Una volta alla guida dell’auto, prima di essere fermato dai militari su indicazione di diversi cittadini, eseguiva manovre spericolate nelle strade affollate impattando contro due autovetture in sosta, ma fortunatamente senza arrecare danni a persone.
L’Autorità Giudiziaria, informata dell’arresto per duplice furto aggravato, disponeva per il 23enne gli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida. Il soggetto veniva quindi accompagnato presso il proprio domicilio, ove avrebbe dovuto permanere in attesa di comparire dinanzi al giudice per la convalida dell’arresto.
Nella stessa serata però, il 23enne, violando gli obblighi impostigli dall’Autorità Giudiziaria, lasciava la propria abitazione, venendo fermato in pieno centro a Bernalda, dopo un breve tentativo di fuga a piedi, dagli uomini della Polizia di Stato che lo deferivano in stato di libertà per il reato di evasione e ancora per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, poiché trovato in possesso di un’ascia, posta sotto sequestro.
Il giorno successivo il 23enne violava ancora una volta gli arresti domiciliari, circolando per il centro di Bernalda e, segnalato da alcuni cittadini ai Carabinieri, veniva individuato e fermato dall’equipaggio del Nucleo Radiomobile di Pisticci e da militari della locale Stazione. In tale circostanza, in stato di alterazione psicofisica, il 23enne mostrava una forte insofferenza al controllo e si scagliava improvvisamente contro uno dei militari intervenuti, tentando di colpirlo con un accendino che il militare schivava, e provando poi a colpirlo con la lama di un taglierino che impugnava, venendo fermato dalla pronta reazione dell’altro militare che immobilizzava l’uomo con l’uso della pistola elettrica “Taser”, evitando il peggio per il collega.
Messo in sicurezza ed ammanettato, il 23enne veniva visitato da personale del 118 e della guardia medica di Bernalda che ne riscontravano il buono stato di salute; trasportato comunque per accertamenti più approfonditi presso l’ospedale di Policoro, ne veniva dimesso in tarda notte, venendo nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari per i reati di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, fino alla mattinata di venerdì quando è comparso dinanzi al GIP di Matera che, nel convalidare tutti gli arresti eseguiti nei suoi confronti, pur dovendosi considerare innocente fino ad eventuale sentenza di condanna definitiva, gli ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere a Matera, eseguita dai Carabinieri di Pisticci.
Fondamentali, in tutti gli interventi narrati, si sono rivelati sia le capacità professionali dei militari operanti, sia l’efficace reazione del sistema di pronto intervento e la diligenza delle segnalazioni man mano pervenute dai cittadini, circostanze tutte che hanno consentito di evitare più gravi conseguenze derivanti dalle condotte del 23enne.
Inoltre, nel momento in cui riacquisterà la libertà, anche in attesa di giudizio, il 23enne sarà proposto per l’applicazione a suo carico della Sorveglianza Speciale di P.S., circostanza che è finalizzata, tra le altre restrizioni, anche al ritiro della patente di guida da parte della competente Prefettura.