Il prossimo mese di giugno ricorrono 6 anni dall’inizio dell’impianto, a Bernalda, del Piano Urbano del Traffico.
Che l’argomento susciti ancora emotività, discussioni e accese diatribe lo dimostrano le ricorrenti interminabili polemiche sui locali social network, e tuttavia non è raro neppure assistere ad accese liti tra sfortunati automobilisti incappanti in piccoli tamponamenti o sinistri nell’esclusivissimo sistema dei “sensi unici contrapposti”, derivato dall’impianto del PUT suddetto.
Le modifiche ottenute a furor di popolo verso quelle che erano alcune caratterizzazioni-chiave dell’originario Piano del Traffico bernaldese (rimozione delle transenne di sbarramento e pista ciclabile, soppressione di alcuni sensi unici), non sono stati purtroppo sufficienti a sanare i deficit e i disagi che lo stesso PUT ha invece creato.
Il nuovo sistema di mobilità, apparentemente voluto con l’intento di ridurre i consumi di carburante e le emissioni di scarico dei gas, proprio per la tortuosità dei percorsi in vigore ha invece confermato il suo pieno fallimento incrementandoli notevolmente!
La revisione sostanziosa del PUT è stato uno dei maggiori cavalli di battaglia elettorale della coalizione dell’attuale Sindaco, revisione che, tuttavia, a distanza di quasi due anni dal suo insediamento stenta ancora dall’essere presa in considerazione.
E proprio al Sindaco di Bernalda e al Prefetto di Matera lo scrivente Movimento suggerisce l’azzeramento definitivo del PUT residuale attualmente in essere, prima dell’adozione di ogni processo di revisione che si spera sia adottato, stavolta, con modalità partecipate e concordate preventivamente con la popolazione tutta ed ogni rispettiva categoria economico-produttiva interessata.
Invece, quale mezzo di deterrenza per contrastare l’inciviltà di quegli automobilisti che ancora utilizzano i veicoli per fini di passeggio, si suggerisce l’adozione della tecnica del “Grande Fratello”, ossia il posizionamento su punti strategici di Corso Umberto di alcune telecamere di videosorveglianza.
Oltre a prevenire più efficacemente episodi di criminalità comune e organizzata, questo semplice ed economico stratagemma potrà finalmente indurre alla pedonalizzazione anche quegli irriducibili del traffico veicolare, alla base secondo quanto spesso affermato dagli amministratori dell’epoca, delle infelici scelte adottate in passato.
La CVDP, Sezione di Bernalda-Metaponto (MT)
Donato Fuina – Coordinatore