“Boom dei voli charter ma nessuno sull’aviosuperficie di Pisticci”

velivoli sulla pista mattei 4

“Il dinamismo per il traffico dei voli charter da e per l’Italia è uno dei motivi di successo dell’estate 2017 per il turismo del Belpaese, ma non per noi”.

A sostenerlo, in un comunicato è il Centro studi turistici Thalia-

“Secondo i dati di un nostro monitoraggio tra i principali aeroporti italiani – prosegue la nota –  la stagione prevede operazioni charter per 58 destinazioni, soprattutto a breve-medio raggio e concentrate nell’area mediterranea. Charter ad alta flessibilità, quindi, che di anno in anno si rinnovano, si trasformano e cambiano pelle, dovendosi adattare alle variabili legate all’instabilità del Nord Africa e del Mediterraneo (Egitto, Tunisia, Turchia), e con l’obbligo di fronteggiare la concorrenza sempre più agguerrita delle low cost.

Ma il fenomeno charter rivela anche l’intraprendenza di alcuni tour operator, che scommettono su mete outsider ad alta attrattività proprio grazie a questa tipologia di servizi. Di questo continuo rinnovamento, quindi, sono gli aeroporti che ne traggono maggior giovamento,  con numeri in crescita in estate  grazie a nuovi bacini di utenza in arrivo. I casi più clamorosi (positivamente) sono quelli degli scali sardi, siciliani (persino Comiso) e pugliesi. Cifre di passeggeri tutte con incrementi tra il 7 e il 15%.

Una tendenza che – sottolinea il Cs Thalia – rende ancora più cocente la delusione dei nostri operatori turistici per la nota situazione dell’aviosuperficie di Pisticci.

La struttura ha due forti condizioni di potenzialità: la competizione con gli altri piccoli scali aeroportuali del Sud prescelti per i charter; la capacità di allungare la stagione. Specie nei villaggi e negli hotel del Metapontino agosto non è mai stato un problema per riempire le camere di turisti. Piuttosto diventa un obbligo programmare le chiusure non oltre la prima decade di settembre mentre in altre realtà turistiche del Sud si lavorerà ancora tutto settembre. Motivo principale: senza voli charter che accorciano le distanze a costi decisamente bassi nessuno viene in vacanza nel Metapontino dopo ferragosto. Non è casuale l’interesse per lo scalo aeroportuale della Val Basento da parte del Cisa di Massafra, partner industriale tra i nuovi proprietari del complesso turistico Nova Yardinia di Castellaneta Marina, con l’annuncio di avere 10 milioni disponibili per investimenti sino al 2018, rimettendo in pista Pisticci che lo stesso Gruppo considera “strategico” per i voli charter necessari a portare i turisti a Castellaneta. Ben servita dalla superstrada Taranto-Reggio Calabria, Nova Yardinia risente negativamente della distanza con gli aeroporti di Bari e Brindisi. Per questo si intende varare un piano di voli charter che coinvolgono oltre a Pisticci lo scalo aeroportuale Grottaglie-Taranto chiuso da anni.

«È un problema oggettivo – ha dichiarato il presidente della Cisa, Antonio Albanese – per il quale ci confronteremo sia con la Regione Puglia che con la Regione Basilicata. Nova Yardinia dista 50 chilometri da Grottaglie e 35 da Pisticci. Lo scalo di Grottaglie, moderno e ben dotato dal punto di vista infrastrutturale, è chiuso al traffico civile perché individuato dalla Regione Puglia come scalo per voli cargo. L’aeroporto di Pisticci oggi ha una pista di 1400 metri: con altri 400 metri potrebbero atterrare aerei di medie dimensioni, in grado di trasportare tra i 150 e i 190 passeggeri. Chiederemo alla Regione Basilicata se ci sono progetti sull’aeroporto di Pisticci che si trova peraltro in una zona ricca di insediamenti turistici». Siamo di fronte all’ennesima conferma del ruolo strategico dell’Enrico Mattei per il turismo del Tarantino, del Metapontino e anche del comprensorio del basso cosentino, con un’utenza complessiva di 250mila abitanti oltre all’utenza turistica di altre centinaia di migliaia di passeggeri. Senza sottovalutare che, come hanno denunciato numerosi reportage di quotidiani nazionali in questi giorni di cronache delle vacanze estive degli italiani a poco tempo dal 2019, Matera continua ad essere isolata dai grandi flussi turistici nazionali anche perchè l’aeroporto di Bari non può rispondere alla nuova domanda di viaggi in aereo con direzione Matera. Mentre rammarica dover constatare che grandi gruppi imprenditoriali internazionali credono in Pisticci a differenza di quanto accade nei Palazzi della Regione e della politica per l’ennesima stagione turistica senza voli ad eccezione di quelli privati.

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