Botta e risposta tra il circolo del Pd Pisticci-Marconia e il Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi sui lavori da avviare nel nosocomio ionico.
Con una nota stampa di venerdì 5 giugno il Partito Democratico ha addebitato al sindaco Di Trani i ritardi nell’avvio dei lavori di demolizione del terzo piano del presidio ospedaliero.
“Lo chiediamo al Sindaco – si legge nel comunicato – perché, dopo i sei mesi occorsi alla sua maggioranza per nominare il responsabile dei lavori, è da febbraio che i cittadini attendono che i lavori prendano il via.
Il responsabile dei lavori, nominato dal sindaco a febbraio, ha redatto il piano di sicurezza? Se sì, cosa contiene questo piano? Quanto tempo, secondo il piano, occorrerebbe per la demolizione del terzo piano del presidio ospedaliero di Tinchi? A quanto ammonterebbe la stima dei lavori?
Dopo essersi speso con il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella e avendo ricevuto dal Governatore rassicurazioni in merito al futuro dell’ospedale di Tinchi, il Partito Democratico adesso intende attirare l’attenzione sui ritardi non più giustificabili né ammissibili.
Di questo passo quando si potrà procedere con l’avvio dei lavori?
Lo chiediamo all’indomani di un incontro tenutosi nei giorni scorsi tra il Direttore Generale dell’ASM Matera, Piero Quinto, e il segretario della sezione del partito Democratico di Pisticci e Marconia, Rocco Negro, e i due vicesegretari, Mirna Mastronardi e Domenico Faliero. Incontro durante il quale il Direttore Quinto ha precisato che l’espletamento delle formalità che consentirebbero l’avvio dei lavori, sono legate del Direttore dei lavori, ovvero l’ingegnere Sassone nominato dal sindaco Di Trani.
Sottolineiamo quanto l’avvio dei lavori sia improcrastinabile, anche perché solo al loro completamento si potrà rendere operativo il piano che prevede la realizzazione di un polo di riabilitazione cardiopolmonare presso la struttura pisticcese, elemento questo che potenzierebbe l’ospedale di Tinchi e ne scongiurerebbe ogni ipotesi di chiusura, come tante volte paventato negli anni.
Dopo un anno dalle garanzie ricevute dal Presidente Pittella, che ha stanziato una somma pari a 800.000 euro per i lavori di messa in sicurezza del nosocomio, è il caso di far notare che i tempi si sono gonfiati esageratamente ed ingiustificatamente, e questo a causa di un piano di sicurezza per la redazione del quale il direttore dei lavori avrebbe impiegato circa 4 mesi.
Oltre il Sindaco spieghi a tutti i cittadini cosa sia accaduto, quale sia la causa di questo ritardo e cosa contenga il Piano di Sicurezza. In particolare, il Sindaco ci dica quali siano i tempi previsti dal proprio Direttore dei Lavori.
Non vogliamo che tutto il tempo impiegato (o perso!) fino ad ora, sommato ai tempi che l’ingegner Sassone prevederà per l’esecuzione dei lavori, facciano correre il rischio di giungere oltre la scadenza del mandato del Presidente della Regione, Marcello Pittella, unico vero garante dell’operatività dell’ospedale di Tinchi.
E tutto questo non per volontà regionale, ma per chiare ed evidenti responsabilità del sindaco Di Trani, forse troppo preso da altro per nominare un direttore dei lavori in tempi utili prima, e per verificare la celerità dell’operato del direttore dei lavori da lui nominato poi.
Non basta, purtroppo, l’imminente e reale realizzazione di un padiglione esterno per la dialisi, per garantire il futuro operativo del nostro presidio ospedaliero. Servono fatti e celerità. Il PD in questo senso ha dato il massimo, impegnando il Presidente della Regione a sostenere l’ospedale di Tinchi, impegnando fondi per l’abbattimento del terzo piano, mantenendo comunque la struttura operativa. Ora anche il sindaco si decida a fare a sua parte, smettendo di indugiare ed iniziando ad occuparsi dei problemi concreti di questa comunità”.
Lunedì nella questione è intervenuto il comitato in difesa dell’Ospedale che ha affidato le sue riflessioni a un’altra nota stampa, in cui si esprime “sconcerto” per le parole del Pd.
“Il Comitato – si legge nel comunicato – sarebbe stato ben disponibile ad un incontro per discutere col PD dello stato dell’arte. Bastava chiedere, avremmo dato tutte le necessarie informazioni che alla segreteria del PD di Pisticci e Marconia evidentemente mancano.
Non ci sono i “gravissimi ritardi nell’avvio dei lavori per la demolizione del terzo piano (4° e 5° livello) del Presidio Ospedaliero di Tinchi”. Informiamo il PD che il Comitato si è battuto contro il vecchio progetto dell’ASM di procedere all’abbattimento del terzo piano con la chiusura di tutte le attività presenti nell’Ospedale e che per questo aveva organizzato manifestazioni e proteste. A settembre dell’anno scorso, dopo un incontro a Potenza con il Presidente Pittella, c’è stato un accordo tra Comune, Regione e Comitato che prevedeva il mantenimento di tutte le attività ospedaliere anche in presenza degli interventi di consolidamento strutturale, adeguamento sismico e demolizione del terzo piano.
Per il progetto contestato c’era già un finanziamento, fondi nazionali, di 850 mila euro che l’ASM aveva candidato, finalizzato solo all’abbattimento del terzo piano e gli interventi programmati erano previsti con l’Ospedale completamente chiuso. Ma con la decisione condivisa dal Presidente della Regione, dal Comune e dal Comitato quei fondi non erano evidentemente più sufficienti visto che i lavori si era deciso di farli con l’Ospedale aperto con tutte le attività. E’evidente che per eseguire lavori di quel tipo con l’Ospedale aperto bisognava aggiornare il progetto con un piano di sicurezza adeguato e con ulteriori risorse finanziarie che il Presidente della Regione si è impegnato ad assicurare.
Il Sindaco ha fortemente voluto, ma anche l’ASM, un responsabile della sicurezza (non un responsabile dei lavori come sostiene il PD) che offrisse garanzie e fiducia, che fosse cioè di fiducia anche del Comitato dei cittadini in lotta a Tinchi così come richiesto anche dal Presidente della Regione. Il Comune ha nominato, appena l’ASM è stata pronta a fornire la copertura finanziaria, e senza perdere tempo, un professionista di alto spessore specializzato nella sicurezza, che ha proceduto alla redazione del Piano di Sicurezza nei tempi tecnici necessari. Anzi, nonostante qualche normale “resistenza” e perplessità iniziale dei tecnici ASM che avevano idee diverse, il Piano della Sicurezza è stato presentato con decine di slide presso la sede comunale il 27 di Aprile alla presenza degli amministratori, del Comitato e dei tecnici e Dirigenti dell’ASM al completo.
In sintesi vogliamo ricordare al PD che:
1) L’ufficio tecnico dell’ ASM ha trasmesso al coordinatore della Sicurezza a metà febbraio 2015 gli elaborati grafici e le relazioni tecniche del progetto. Solo a fine marzo è stato trasmesso il computo metrico estimativo e gli ulteriori elaborati richiesti riguardo alla presenza di sottoservizi e impianti tecnologici;
2) Tra metà febbraio e metà aprile (2 mesi, non “circa 4 mesi” come sostiene il PD), sono stati effettuati oltre 13 sopralluoghi (n° 6 unitamente alle funzioni tecniche e sanitarie della ASM e n° 7 per verifiche tecniche dei luoghi, preesistenze e manufatto da demolire) e n° 4 incontri programmatici con direzione ASM e Comune, spesso alla presenza di rappresentanti del Comitato.
3) Il 27 aprile, in data comunicata dalla direzione ASM, è stato presentato il “progetto della sicurezza – PSC” alla Direzione Generale della ASM / Dott. Quinto, ai funzionari Tecnici ASM / Ingg. Sannicola e Giorgi, a numerosi dirigenti ASM, ai rappresentanti del Comitato, al Sindaco di Pisticci, ai funzionari del Comune di Pisticci.
4) Con nota del 29 aprile il Dott. Quinto trasmetteva comunicazione con cui si complimentava con l’ing. Sassone riguardo al lavoro svolto e lo approvava.
Vi sono stati ulteriori incontri tra progettisti e coordinatore della sicurezza, in cui sono state condivise/recepite ulteriori scelte tecnico-organizzative utili a consentire l’esecuzione dei lavori di demolizione con i necessari livelli di sicurezza per lavoratori e fruitori, a valle dei quali, in data 15 maggio 2015, è stato trasmesso il “progetto della sicurezza/PSC” comprensivo di: relazione tecnico-progettuale, n° 18 elaborati grafici di progetto delle misure di prevenzione e protezione, fascicolo degli oneri di sicurezza con elenco prezzi e fascicolo tecnico dell’opera, per un totale di 22 fascicoli.
Le risultanze di tali incontri sono state poi riportate alla Direzione Generale della ASM (che le ha recepito e approvato in toto) in un incontro fissato dal Sindaco di Pisticci in data 20 maggio presso gli uffici ASM di Matera, a cui sono seguiti ulteriori incontri tecnici tra gli staff del progettista e del coordinatore della sicurezza.
In data 26 maggio 2015 vi è stato un ulteriore incontro al Comune di Pisticci ove la Direzione Generale ASM, i Tecnici, il Comune di Pisticci e il Comitato convergevano sull’ottimo lavoro effettuato e sulla necessità di predisporre entro 60 gg. (ma a questo punto la tempistica riguarda i progettisti e non il coordinatore della sicurezza), la documentazione per bandire la gara d’appalto, cui naturalmente viene assicurato il supporto da parte del coordinatore della Sicurezza.
Quindi, a quali ritardi si riferisce la segreteria PD? L’unico ritardo da rilevare è quello della segreteria del PD nell’acquisire informazioni corrette, ma non erano necessarie se l’obbiettivo era trovare un pretesto per attaccare il Sindaco in una polemica localistica di basso livello che non ci riguarda. Anche perché siamo a buon punto. Il Presidente Pittella si è impegnato a trovare le risorse finanziarie necessarie per realizzare il progetto esecutivo e su questo non abbiamo dubbi.
Al progetto non sta lavorando il Sindaco, non è compito suo. Compito suo è, come sta facendo, seguire con attenzione l’evolversi della vicenda. Non ci sembra corretto attribuire al Sindaco colpe di presunti ritardi che non ci sono”.