Dal Paradiso all’Inferno, il passo è davvero breve per l’Ottica Bellino Bernalda.
La differenza tra l’Olimpo e gli Inferi sta tutta in un autogol a partita ormai finita di Cao Pelentir, sfortunato nel trafiggere il suo portiere proprio sul gong di un match al cardiopalma e particolarmente sfortunato per gli jonici che, nell’arco dei sessanta minuti, hanno colto ben quattro legni e mancato una quantità industriale di occasioni da gol.
Esce dunque vittorioso l’Olympique Ostuni per 4 a 3 e ringrazia la fortuna aggiudicandosi la prima sfida del triangolare promozione in Serie B.
La partita si gioca sul campo e sugli spalti: le ridotte dimensioni del parquet favoriscono continui capovolgimenti di fronte e non permettono particolari giocate da futsal, mentre sulle tribune è sfida a distanza tra le due tifoserie organizzate.
La posta in palio è davvero alta e l’Olympique Ostuni prova a giocarsi le sue carte sin dai primi istanti di gara, anche se è l’Ottica Bellino a sfiorare il vantaggio: è la traversa a negare la gioia del gol a De Brasi, mentre sulla respinta Margarita manca il tap-in ben stoppato da un difensore gialloblù.
I padroni di casa, scampato il pericolo, si riorganizzano e ci provano soprattutto da fuori, ma senza esito. Il vantaggio, tuttavia, arriva improvviso al 7′ grazie a Lacarbonara che sfrutta l’errato disimpegno di Margarita per depositare in rete il punto dell’1-0.
Entra in campo il presidente-giocatore Alfredo Plati che, in due minuti, manca due clamorose chance per il pareggio, prima trovando in Caramia un baluardo insuperabile, mentre nella seconda circostanza il pivot calcia a lato tutto solo davanti al portiere ostunese. La pressione ospite porta i suoi frutti al 13′, quando Pelentir libera al tiro Fusco, infallibile il mancino del numero 22 che, in diagonale, ristabilisce la parità.
La partita scivola via con le due squadre che si affrontano a viso aperto: al 28′ si rende per la prima volta realmente pericoloso l’Ostuni, De Brasi salva su Elia, sulla respinta si avventa Fiorentino che spara a lato. In pieno recupero da registrare la prima beffa per gli ospiti: Gallitelli R rischia di segnare un grandissimo gol, Caramia si oppone d’istinto. Sulla ripartenza il signor Cafaro vede un fallo dal limite dell’area di rigore, dal calcio di punizione nasce una carambola che favorisce Fiorentino, capace di segnare senza rendersene conto.
Il primo tempo si chiude 2-1 per i padroni di casa che, agli esordi della seconda frazione, potrebbero triplicare, ma Pipitone riesce a mettere il pallone a lato a porta vuota.
Scampato il pericolo l’Ottica Bellino prende in mano le redini della partita e Caramia può tirare un sospiro di sollievo insieme ai suoi tifosi al 4′, quando la girata di Pelentir fa la barba al palo. All’11’ Boccardi va al tiro da fuori area,conclusione innocua e imprecisa che viene deviata da un giocatore, la palla sbatte sul montante e grazia De Brasi. L’Ottica Bellino pareggia al 17′ con il proiettile di Pelentir da centrocampo, Caramia non può far nulla sul tiro del brasiliano che, dopo una serie di occasioni mancate, finalmente riesce a sbloccarsi. Al 20′ i bernaldesi ribaltano il risultato con il guizzo in area di rigore del generosissimo Mianulli, lesto a girarsi insaccare alle spalle di Caramia.
L’Ottica Bellino potrebbe portarsi addirittura sul 4-2: l’Ostuni è in bambola e Pelentir supera tre avversari in dribbling, si beve anche Caramia, ma centra clamorosamente il legno a porta sguarnita. Gol sbagliato, gol subito: non passano che pochi secondi e il talentuoso Elia si inventa il gol del sabato con una conclusione formidabile, mandando in estasi il PalaGentile. Nonostante la carica dei tifosi brindisini, è ancora l’Ottica Bellino a sfiorare il vantaggio: Pelentir serve Gallitelli D sul secondo palo, il tiro del laterale bernaldese colpisce addirittura entrambi i legni prima di rientrare in campo.
La beffa si completa in pieno recupero, quando Pelentir, senza nessuna pressione, rinvia la sfera nella sua porta, calando il sipario su un match stregato per i bernaldesi di Masiello, padroni del campo per sessanta minuti, ma incapaci di chiudere a proprio vantaggio il match.
L’Ottica Bellino paga ancora una volta episodi sfortunati che hanno minato il cammino stagionale: al di là di meriti e demeriti della squadra, l’autorete negli ultimi istanti di gara è il film perfetto di un’intera stagione, in cui il team jonico ha dimostrato tutte le sue qualità, ma ha dovuto anche convivere con la malasorte che sembra essersi accanita sul team.
Tra una settimana si torna in campo per l’ultima partita stagionale: al PalaCampagna arriverà il Gladiator Sant’Erasmo e solo una vittoria terrà in gioco i rossoblù in questa corsa verso la Serie B, sicuramente in salita, ma ancora nelle possibilità dell’Ottica Bellino e dei suoi tifosi.