Aurora Marconia-Vultur Rionero 0-1
Aurora: Lattanzi, Natuzzi, Tucci, Sportelli, Centrone, Cati, Verri, Ricchiuti (22′ s.t. Donadio), Moscara, Motti, Douglas (18′ s.t. Galileo). A disp. Parisi, Adorisio, Iannuzziello, De Mare, Galileo, Moro, Donadio. All. Danza
Vultur: Castelgrande, Vena, Larotonda, Sabatiello, Corbo, Maiorino, Barbaro, G. Sarnataro, Valenza, Sacco, Eterno. A disp. Zucale, M. Sarnataro, Virgilio, Falaguerra, Gioia, Romano, Imparato. All. Ceruzzi.
Arbitro: Berardone di Moliterno.
Reti: 39′ s.t. Corbo.
Seconda sconfitta interna consecutiva per l’Aurora di Franco Danza che al cospetto dei propri tifosi non riesce a fare punti.
Dopo l’Angelo Cristofaro, questa volta a portare a casa la piena posta in palio è stata la Vultur, capace di passare a 6′ dalla fine grazie ad un punizione di Corbo.
Più in generale, però, la gara non ha offerto grandi spunti a conferma che, forse, in casa, l’Aurora non riesce ad esprimersi come vorrebbe e come ha fatto domenica scorsa a Muro Lucano.
La cronaca è piuttosto scarna e deve limitarsi, oltre alla descrizione del gol vittoria di Corbo, ad una clamorosa occasione che l’Aurora ha saputo costruirsi a 2′ dalla fine quando Galileo, servito da Verri in contropiede, ha sfiorato il pareggio, negato da una splendida parata del portiere volturino, Castelgrande.
Per il resto, tanta noia e calcio champagne per una domenica messo in naftalina.
Ai padroni di casa è mancato non solo il guizzo in attacco, ma anche e soprattutto l’idea a centrocampo, proprio il reparto che, invece, ha consentito alla Vultur di mostrarsi squadra più matura, anche se il pareggio sarebbe stato più giusto.
Piero Miolla