Non c’è ancora nulla di ufficiale e definito, ma la lettera con cui la vice presidente Flavia Franconi ha comunicato alla Rai la designazione di Venosa per il Capodanno del 31 dicembre 2018, ha generato delusione nel Metapontino e in particolare nelle fila del Comitato MetaSiris che aveva animato la proposta in alternativa a quella della città del Vulture.
Queste le dichiarazioni di alcuni suoi membri.
Filippo Marino, Presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia (Settori Turismo e Servizi) della Provincia di Matera, commenta così: “Indipendentemente dalla scelta della Regione, mi sarei aspettato un coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle altre forze sociali, se non altro nel rispetto degli operatori dell’Ospitalità di un’area, quella del Metapontino e del Pollino, degna di ogni considerazione, in particolare per gli oltre 20 mila posti letto che garantisce in una ristretta ma meravigliosa area turistica. La mia non vuole essere una polemica, ma il richiamo a una possibile rivalutazione motivazionale, con una considerazione di tutte le presunte aree vocate della Regione Basilicata”.
Questo il commento di Sigismondo Mangialardi del Circolo Velico Lucano di Policoro, imprenditore turistico di rilievo nazionale: “Il nostro turismo culturale e didattico è tra i più innovativi d’Italia. E’ qualcosa che già c’è e funziona, non è una cosa da costruire dal nulla, ma una strada già pronta per diventare un’autostrada a otto corsie. Proprio perché c’è già un’offerta turistica ha senso un’opera di promozione come può essere il Capodanno Rai. Si deve promuovere quello che c’è, non quello che non c’è”.
Secondo Pino Suriano, che del gruppo di proposta è stato portavoc: “c’è una grave assunzione di responsabilità politica nella scelta. Cinque edizioni di promozione turistica senza ricomprendere il Metapontino: ma ci rendiamo conto? E’ singolare, poi, che proprio mentre in una grande città a noi vicina, Taranto, qualcuno si mobilita per unirsi al Metapontino e alla Basilicata, il centro politico della nostra Regione, Potenza, sceglie di ignorare un’area e la sua legittima istanza”.
Questo il commento di Giuseppe Ferrara, manager di Lido Sabbia d’Oro: “In vista di Matera Capitale della Cultura, il Metapontino era l’unica scelta obiettivamente consona vista la grande capacità ricettiva, nonché fulcro dei grandi flussi turistici della Regione. Come si fa a creare rete e confrontarsi quando proprio il centro nevralgico a livello turistico viene palesemente emarginato?”.