Caporalato: Cupparo a convegno Consulenti Lavoro Matera

“Nell’azione di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare in agricoltura la Regione non parte da zero. La Giunta ha ratificato la costituzione del Tavolo lucano per il contrasto al caporalato in attuazione del progetto Supreme Italia. L’obiettivo da raggiungere è far diventare le Regioni, intese come sistema lavoro-accoglienza-servizi per l’impiego, con il coinvolgimento dei principali attori – gli imprenditori agricoli – dell’intero Sud protagonisti nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque Regioni meno sviluppate”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Francesco Cupparo intervenendo oggi a Matera ad un convegno dei Consulenti del Lavoro dedicato al lavoro irregolare.  Nel ricordare che la Basilicata ha aderito ai progetti P.I.U. Su.Pr.Eme. e Su.Pr.Eme. Italia, attivando una serie di misure per l’integrazione socio-lavorativa dei migranti e di prevenzione e contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, Cupparo ha sostenuto l’esigenza di verificare cosa è stato fatto sinora.
“Partiamo dall’esperienza realizzata sinora: dall’apertura del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio nella struttura regionale “Ex Tabacchificio”, che è stato ampliato e ristrutturato, all’attivazione di misure di sorveglianza sanitaria nelle aree del Vulture-Melfese e del Metapontino, alla promozione di servizi di mediazione linguistica e culturale, accoglienza, vigilanza, animazione e sostegno ai soggetti lavoratori migranti stagionali,  attraverso il coinvolgimento dei soggetti del Terzo settore. Ma non può bastare, specie in vista delle scelte da assumere nella programmazione delle risorse UE 2021-2027 e dei progetti del PNRR che ci aspettano in tutto il comparto lavori pubblici e non solo in agricoltura. Proprio da Matera, con il protocollo sottoscritto in Prefettura – ha aggiunto l’assessore – , ci viene l’esempio di come è possibile promuovere la più ampia adesione delle aziende agricole per evidenziare le imprese del settore che operano in un contesto di legalità. Abbiamo dunque dei punti di riferimento significativi. Per migliorare sempre più il sistema organizzativo di questo processo – è comunque importante il costante aggiornamento dei database anagrafici nazionali e territoriali, la mappatura dei territori a rischio sfruttamento lavorativo in agricoltura, l’offerta di soluzioni di trasporto dignitose e il rafforzamento del ruolo delle attività di vigilanza e controllo. Inoltre, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, contiene  nella ‘Missione 5 Inclusione e Coesione’ il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo. La nascita e lo sviluppo di insediamenti irregolari sono infatti terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali, un fenomeno che contribuisce a rendere ancora più precarie le condizioni di vita dei lavoratori operanti in tali ambiti. Ci sono poi due aspetti – ha detto Cupparo – da approfondire insieme: come migliorare l’organizzazione dei servizi di trasporto da e per le aziende, in modo da sottrarre i lavoratori al trasporto dei “caporali”; come favorire l’ingresso degli extracomunitari che sono oggi indispensabili per la nota carenza di manodopera locale. Per il primo problema sentirò la collega assessore Merra, per il secondo seguirò l’iter dei flussi di immigrati che il Governo autorizza ogni anno. In conclusione. Un’indicazione concreta: chiedo al Consiglio Provinciale di Matera dei Consulenti del Lavoro di poter ricevere gli atti di questo incontro per un approfondimento. E per non fare di tutta l’erba un fascio, nel senso di non generalizzare come se tutti i nostri imprenditori agricoli facciano ricorso a sistemi illegali. Sono certo che avremo modo di accrescere il nostro confronto facendone partecipe il Tavolo Verde istituito al Dipartimento e con un Tavolo specifico”.

Ultime