E’ iniziato a Salerno, con la prima delle quattro udienze previste, l’incidente probatorio che chiuderà le lunghe indagini sull’omicidio di Elisa Claps, la giovane uccisa a Potenza il 12 settembre del 1993 e ritrovata morta nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, nel marzo dello scorso anno.
In presenza delle parti – accusa, difesa e parte civile – sono state esaminate tutte le prove raccolte e gli esiti delle varie perizie effettuate nel corso di questi mesi.
Danilo Restivo l’unico indagato per l’omicidio di Elisa, rinchiuso nel carcere inglese di Winchester per l’omicidio della sarta Heather Barnett, non ha preso parte all’udienza con la videoconferenza.
Restivo avrebbe dovuto partecipare in videoconferenza dal carcere.
Un’altra difficile prova per Filomena Iemma, la madre di Elisa Claps, che ha dovuto vedere le foto dei resti del corpo della ragazza.
“Mi è toccata anche questa prova”, ha detto la signora Filomena all’uscita del Palazzo di Giustizia, facendo riferimento alle foto che mostravano le ferite inferte dall’assassino sul corpo della figlia.
“E’ stato difficile ma è andato tutto bene – ha aggiunto – e ormai siamo a buon punto”. La madre di Elisa ha poi ribadito che la rinuncia dell’indagato Danilo Restivo a seguire l’udienza in videoconferenza, è dettata dal fatto che “non ha il coraggio di guardarmi in faccia”.
“Non si presenterà mai – ha concluso – perchè non ha il coraggio di incrociare lo sguardo della mamma di Elisa dopo quello che le ha fatto.”
La prossima udienza, quella del 20 aprile, sarà dedicata a Cristina Cattaneo e Giorgio Portera, mentre il 26 aprile sarà la volta di Vincenzo Pascali, il tenente colonnello del Ris di Parma Giampietro Lago e il maggiore del Ris di Roma Andrea Berti.