Con 114 prodotti la Basilicata si piazza al diciassettesimo posto nella classifica delle “bandiere del gusto” di Coldiretti, assegnate alle specialità censite dalle regioni che sono ottenute sul territorio nazionale secondo regole tradizionali protratte per almeno 25 anni.
A renderlo noto Coldiretti Basilicata che ricorda che si tratta quest’anno di ben 1525 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1428 verdure fresche e lavorate, 792 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 496 formaggi, 253 prodotti della gastronomia, 176 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.), 150 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei, 149 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 47 grassi, 38 condimenti e 2 birre artigianali.
In Basilicata si va dal liquore al Sambuco di Chiaromonte, alla salsiccia di fegato di Castelluccio Superiore, per continuare poi con i capperi di Maratea sotto sale, il pomodoro secco “Cietta’icale di tolve” , U’ pastzzott di Nova Siri e tanti alti prelibati prodotti.
“Si tratta del risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari – ricorda Coldiretti Basilicata – un bene comune per l’intera collettività e un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio sul palcoscenico mondiale”.
“L’Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che – ha aggiunto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”.