Ad un anno dalla chiusura, Amiga ha raggiunto la sua fase avanzata, raggiungendo risultati rilevanti e lanciando l’ultima delle tre stagioni di campo previste in diversi paesi europei.
Le attività scientifiche di Amiga consistono nella valutazione ed il monitoraggio degli impatti delle piante geneticamente modificate in Agro-ecosistemi di diverse aree Europee. Lo studio europeo è coordinato dal Centro di Ricerca Enea Trisaia e guidato dal dr Salvatore Arpaia, ricercatore Enea e membro del panel Ogm all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
Il progetto, iniziato a dicembre 2011 ed al suo ultimo anno di attività, conta 22 partner europei e 1 argentino (nessun produttore di OGM fa parte del Consorzio) e vede l’Agenzia di ricerca italiana Enea alla guida del gruppo con il compito di coordinare le attività di ricerca totali e di studiare in proprio alcune specie di insetti tipici degli agroecosistemi del Mediterraneo, per valutare il possibile impatto ambientale degli Ogm.
Una pietra angolare del progetto è l’applicazione, per gli esperimenti di laboratorio e sul campo, delle linee guida dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sulla valutazione del rischio ambientale (ERA) che è la base per l’aggiornamento del processo di regolamentazione di piante geneticamente modificate nell’UE.
Dopo tre anni di attività, i partner di progetto incontreranno le istituzioni europee, le associazioni di agricoltori, organizzazioni non governative e le autorità nazionali competenti per presentare alcuni risultati significativi del progetto il 30 ottobre prossimo nella sede ENEA di Bruxelles. Il terzo incontro di consultazione delle parti interessate, aperto solo ai partecipanti invitati, è l’occasione per i partner di condividere lo sviluppo del progetto AMIGA e discutere le prove sul campo istituito nel 2014. L’incontro sarà preceduto da una introduzione in cui il coordinatore del progetto, il dr Arpaia e il vice coordinatore, il dr Antoine Messean, forniranno una panoramica generale di AMIGA ed anticiperanno alcuni risultati in vista della conferenza finale che si terrà a Bruxelles nel 2015 coinvolgendo le parti interessate e i responsabili politici.
Per ulteriori informazioni sul progetto AMIGA www.amigaproject.eu