Torna martedì lo spettacolo itinerante “Sogno di una notte a quel paese” (l’ultima rappresentazione è in programma per il 30 agosto), a partire dalle ore 19.00 presso l’Infopoint di Viale Vittorio Veneto.
Visitare Colobraro, quindi, potrebbe essere un modo, diverso, di salutare le vacanze.
Perché non farlo, quindi, con allegria e spensieratezza, e magari dotandosi per il ritorno alla quotidianità dell’amuleto (il “cincjokk”) realizzato per questo evento, e come vuole la tradizione, confezionato dalle ragazze di Colobraro con materiali semplici: stoffa cucita (appunto abitino) chiusa con una spilla (simbolo di legatura) e un cordoncino (rosso colore della passione e del sangue), contenente tre pietre di sale grosso per scacciare il malocchio, tre aghi di rosmarino contro gli spiriti maligni, tre chicchi di grano simbolo di fertilità e abbondanza e per favorire l’amore e la bellezza fiori di lavanda simbolo di virtù e serenità.
Un amuleto può avere vari significati ma quello di Colobraro simboleggiava (e simboleggia) una legatura d’amore e la buona fortuna.
Un viaggio ironico tra dicerie e rituali magici, tra le vie del centro storico dalle quali è possibile ammirare i paesaggi circostanti, insieme alla simpatia dei giovani attori, ai suoni ed alle danze dei diversi gruppi che hanno animato queste “magiche serate”.
Al termine dello spettacolo, possibilità di gustare piatti della cucina tradizionale, variabili ad ogni appuntamento ma sempre con gli immancabili “frizzuli” oppure “raschiatedd”, accompagnati da carne cucinata “a us da fer”, da squisite “frattaglie” e dagli immancabili “Pupacc crush” (peperoroni secchi fritti) oltre al buon vino rosso che il territorio lucano per concludere con i deliziosi panzerottini con ceci e biscottini con mandorle secche.