Non era mai successo. Anni di battaglie, di incontri e scontri, di presidi, manifestazioni e fiaccolate. Per la prima volta i rappresentanti del Comitato sono stati convocati dal Presidente della Regione anche grazie alle pressioni esercitate dagli esponenti del PD di Pisticci e Marconia impegnati a sostenere le istanze dei comitati e associazioni in lotta per la difesa del presidio sanitario di Tinchi. Esponenti del PD che sono stati presenti all’incontro che si è svolto a Potenza la scorsa serata e che si è prolungato fino a notte inoltrata.
Siamo stati ascoltati. Al Presidente Pittella, alla presenza dei suoi più stretti collaboratori dell’Ufficio di presidenza della Giunta e dell’Assessore alla Sanità, abbiamo esposto le ragioni della protesta. Abbiamo potuto finalmente esporre le ragioni del territorio metapontino e “raccontare” la lunga storia dell’accanimento dei burocrati della sanità contro l’ospedale di Tinchi e di quanta è forte la rabbia per le bugie e le menzogne che ci hanno propinato. Gli abbiamo esternato tutta la nostra delusione per non essere stati ascoltati prima della sottoscrizione del verbale e del cosiddetto cronoprogramma preparato dalla Direzione dell’ASM, perchè gli avremmo dimostrato che significa la chiusura definitiva dell’Ospedale.
Abbiamo spiegato che chiudere tutte le attività dell’ospedale distrettuale mai realizzato, chiudere tutta la struttura per abbattere il terzo piano dopo anni di inganni e bugie significa la fine della sanità pubblica sul territorio. Abbiamo parlato a Pittella dello scandalo del terzo piano, dell’impressionante spreco di denaro pubblico per ammodernare e ristrutturare il terzo piano sapendo che c’erano problemi strutturali che mettevano a rischio la salute e la sicurezza dell’utenza e del personale. Problemi certificati da una relazione tecnica affidata a una società esterna nel 2005. Nonostante quella relazione, confermata adesso dalla relazione dell’Università di Basilicata, hanno messo a rischio la salute e la sicurezza di medici, infermieri, personale e pazienti che hanno affollato il terzo piano nel reparto di Medicina che è rimasto attivo fino al 2010, ma anche gli ambulatori rimasti al terzo piano fino a tutto il 2012.
Abbiamo detto a Pittella che il Direttore Generale, entro il 30 giugno, ci avrebbe dovuto consegnare il nuovo reparto di Dialisi. Che ogni mese ci siamo sentiti ripetere che “a fine mese” sarebbe stata pubblicata la gara per la riabilitazione cardiopolmonare. Che a ogni incontro i direttori, che sono tanti, ci hanno detto che avrebbero fatto partire le attività dell’ambulatorio chirurgico per il trattamento del piede diabetico, che erano state ordinate le attrezzature necessarie anche per endocrinologia. Ma che non hanno fatto nulla. Che ci hanno per anni mentito tutti sapendo di mentire perché avevano bene in mente il loro percorso. Abbiamo detto al Presidente che il “trasferimento degli ambulatori” a Pisticci è una bufala, un altro inganno, che si tratta del trasferimento eventuale degli ambulatori che ci sono sempre stati nell’Ex Inam.
Abbiamo detto che niente deve essere toccato a Tinchi e niente deve essere spostato, personale, servizi, attività, attrezzature, macchinari. Che eventuali lavori potranno essere eseguiti, nella massima sicurezza, senza interrompere le attività che si svolgono attualmente nell’Ospedale. Che ogni tentativo di spostamento sarà letta come atto di guerra e il Comitato risponderà anche con la violenza. Vedremo nei prossimi giorni. Intanto chiediamo la massima partecipazione popolare alla Manifestazione davanti all’Ospedale domenica 29 giungo, in mattinata. Chiediamo che il Sindaco di Pisticci sostenga le richieste del Comitato e dei suoi concittadini e che venga alla manifestazione perché altri Sindaci ci saranno. Nulla deve essere toccato a Tinchi.
Tinchi, 28 giugno 2014
Comitato Difesa Ospedale di Tinchi