Un “evento anomalo”, la “contenuta percolazione di liquido contaminato dall’intonaco di protezione del monolite”, si è verificato lo scorso 21 agosto nell’impianto Itrec della Trisaia di Rotondella.
A darne notizia l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che in questi giorni ha svolto un’ispezione straordinaria nella struttura rotondellese dopo la comunicazione della Sogin.
“Tale evento – si legge in una nota dell’Ispra – si èerificato durante le operazioni, propedeutiche alla bonifica del monolite interrato contenente rifiuti radioattivi derivanti dalla pregresse attivitàell’impianto, che si svolgono all’interno di una struttura di confinamento dell’area interessata, appositamente realizzata.
Si è trattato di una contenuta percolazione di liquido contaminato dall’intonaco di protezione del monolite – in parte rimosso per permettere l’effettuazioni di indagini strutturali necessarie ai fini della rimozione del monolite stesso – che ha comportato la contaminazione di una piccola area di terreno (circa 2 m2) a ridosso del monolite, per una profonditài 20-30 cm.
Nel corso dell’ispezione si èreso atto delle misure radiometriche e degli interventi effettuati dalla Sogin per la raccolta del liquido e per la rimozione del terreno superficiale con presenza di contaminazione.
Le misure effettuate su campioni dell’acqua di falda e sulle vie di rilascio degli aeriformi non hanno evidenziato anomalie.
Sulla base delle informazioni acquisite l’evento non ha determinato conseguenze radiologiche sulla popolazione, sull’ambiente e sui lavoratori. Nell’ambito della convenzione in atto tra l’Ispra e l’Arpa Basilicata durante l’ispezione sono stati presenti anche funzionari dell’Arpa stessa al fine di acquisire campioni ambientali per l’effettuazione di misure indipendenti.
Sono stati richiesti alla Sogin approfondimenti e valutazioni circa le cause dell’anomalia verificatasi, unitamente alla individuazione degli interventi da adottare ai fini della prosecuzione delle operazioni di bonifica”.
Sulla vicenda è intervenuta con una nota l’associazione No Scorie Trisaia, con la quale chiede la convocazione di un tavolo intercomunale di trasparenza.
“E’ bene – si legge nel comunicato – che i comuni confinanti di Rotondella, Nova Siri e Policoro istituiscano un tavolo permanente di trasparenza per seguire passo passo i delicati lavori di decommisioning presso l’impianto nucleare in dismissione, tavolo dove Sogin e gli altri enti istituzionali dovranno relazionare il lavoro svolto.
I tre comuni è bene che si dotino di un tecnico di fiducia che conosca bene la materia nucleare in modo da seguire passo passo le delicate attività di dismissione nucleare.
La necessità è purtroppo anche dettata dal fatto che la regione Basilicata non convoca più il tavolo della trasparenza da anni, l’ultimo risale all’agosto dell’anno scorso.
Tavolo convocato a sua volta dopo due anni a seguito della notizia data da cittadini e associazioni del trasporto nucleare americano dall’Itrec. Tavolo invece che altre regioni nuclearizzate convocano regolarmente. E’ inoltre importante che il famoso piano di emergenza nucleare esterno redatto dalla prefettura sia divulgato alle popolazioni e se necessario rivisto in base all’esperienza nucleare e problemi riscontrati a livello mondiale in materia di sicurezza nucleare, vedi l’ultimo incidente nucleare in Giappone. Per la cronistoria il tavolo intercomunale di trasparenza e il piano di emergenza nucleare esterno è da anni che Noscorie Trisaia lo chiede”.