Il Comune di Corigliano risponde prontamente al blitz delle trivelle natalizie del dirigente del ministero dello Sviluppo economico Terlizzese con un delibera di giunta che nega qualsiasi intervento di prospezione petrolifera nel mar Jonio .Il Ministero chiedeva un parere in pieno periodo Natalizio e addirittura in 20 giorni .
A darne notizia è l’associazione No Scorie Trisaia attraverso una nota.
“Con delibera di Giunta del 31.12.2013 – spiega il comunicato – Corigliano Calabro ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di non consentire il riavvio dell’istanza di ricerca di idrocarburi in mare D150 della Appenine Energy Spa.
La Giunta ha condiviso le argomentazioni formulate dall’Avv. Giovanna Bellizzi per Mediterraneo No Triv perché si tratta di un’istanza di ricerca di petrolio nel Mar Ionio già rigettata con provvedimento ministeriale del 19.7.2011.
In effetti, con l’entrata in vigore del DLgs 128/2010 non è possibile fare ricerca e estrazione di idrocarburi entro le 12 miglia dalla linea della costa.
Perché il Ministero dello Sviluppo Economico invia poco prima di Natale una lettera a solo pochissimi comuni della costa ionica comunicando il riavvio del procedimento della istanza D150 già rigettata?
Un comportamento alquanto ingiustificato e gratuito nei confronti delle comunità joniche.
Non è possibile argomentare sulla possibilità di estrarre petrolio nel Mar Ionio senza considerare gli effetti devastati per tutta l’economica della regione.
Da alcuni amministratori comunali attenti e vigili al proprio territorio come quelli di Corigliano Calabro arriva un fermo e deciso rifiuto con un delibera datata nell’ultimo giorno dell’anno .Contro questo comportamento da parte dei Ministero e sulla questione trivelle nel Mar Jonio l’amministrazione di Corigliano ha chiesto un incontro al presidente del consiglio Letta”.