Disagi per gli utenti dell’ospedale di Tinchi.
La segnalazione arriva, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, da Giuseppe Cisterna del Comitato in difesa dell’ospedale: corredata da foto, si evidenzia l’attesa di numerosi cittadini davanti al punto di ingresso all’ospedale, in particolare agli sportelli del cup.
“Ora basta! – scrive Cisterna – in queste settimane abbiamo letto e imparato a capire quali sono le regole necessarie per affrontare le nostre sfide. Martedì mattina abbiamo fatto un salto a Tinchi e abbiamo trovato questo. C’è bisogno che i direttori sanitari, in particolar modo i tecnici che coordinano le regole di accesso al cup e ai servizi, si assumano le loro responsabilità, di proteggere i cittadini facendo rispettare le regole dettate dalla legge, quando essi, forse, non sono ancora in grado di farlo mettendo in pratica le proprie competenze. E mi rivolgo a lei dott. Annese, se tutto va bene, allora lei è un’incapace, perché, pare, che qualche direttore non avrebbe escluso l’ipotesi, in caso di maltempo, di far attendere il proprio turno nella propria auto. Ce lo dicono i cittadini ma soprattutto gli operatori Sanitari che svolgono il proprio lavoro con notevoli disagi. Sconcertati e imbarazzati di fronte alla disorganizzazione, per questo e per molto altro chiediamo al Sindaco di Pisticci Viviana Verri di attivarsi immediatamente e di chiedere un incontro urgente all’assessore Regionale alla Sanità Rocco Luigi Leone. Se l’assessore va a Policoro, allora può venire anche a Tinchi a vedere e a rendersi conto dell’incapacità di chi gestisce le regole di distanziamento sociale anti-Covid. Di prendere provvedimenti urgenti perchè, ancora una volta, senza sosta e senza tentennamenti, urliamo a gran voce il nostro malessere. Intervenite subito, fatelo, se questo non corrisponde al vero, il Comitato è pronto a chiedere scusa, senza giri di parole. Siamo molto indignati, come cittadini, come utenti, come rappresentanti del territorio. Aspettiamo, ma ancora per poco”.
Sulla vicenda interviene con un post la sindaca di Pisticci Viviana Verri.
“A seguito delle numerose segnalazioni ricevute dagli utenti e dal Comitato civico a difesa dell’Ospedale “A. Lo Dico” di Tinchi, circa i disagi dovuti alle lunghe attese all’esterno della struttura, cui sono costretti i cittadini a causa delle normative in materia di Covid-19 – scrive la prima cittadina – ci siamo immediatamente attivati presso la Direzione Sanitaria per comprendere la situazione.
Sicuramente i disagi registrati sono da ascrivere all’esiguità degli spazi interni disponibili soprattutto per le prestazioni che necessitano di prenotazione presso gli sportelli del Cup ove, a causa del contingentamento degli ingressi imposto dalle normative anti-Covid, i cittadini sono costretti ad attendere all’esterno della struttura, spesso al caldo o sotto la pioggia come nei giorni scorsi.
E’ una situazione inaccettabile, soprattutto alla luce della disponibilità di una struttura nuova, dove i lavori sono terminati da parecchi mesi ed inspiegabilmente le attività di collaudo stanno richiedendo tempi lunghissimi, incompatibili con l’urgenza di fornire alla numerosa utenza del nosocomio, condizioni di sicurezza e comodità che gli ampi spazi appena ristrutturati, invece, garantirebbero.
E mentre la struttura nuova giace chiusa ed inutilizzata, il personale medico e sanitario è costretto ad operare in spazi ristretti ed inadeguati, con l’ulteriore disagio dovuto all’emergenza sanitaria e alle limitazioni imposte agli accessi.
Quanto tempo dovrà ancora durare questa situazione, ormai diventata insostenibile? Quale futuro per una struttura sanitaria oggetto di ingenti investimenti economici da parte della Regione? Quali risposte il Governo regionale darà alla deliberazione del Consiglio comunale pisticcese, adottata all’unanimità lo scorso aprile e recante proposte per l’utilizzo della struttura?
Queste le domande che poniamo al Presidente della Giunta Regionale Vito Bardi e all’Assessore alla sanità Rocco Leone, ai quali è stata inoltrata una richiesta di incontro che, ci auguriamo, non cada ancora una volta nel vuoto.
La comunità pisticcese e quella metapontina, bacino di afferenza delle prestazioni di Tinchi, attendono risposte che non possono più tardare”.