“Non c’è altro presidio? Il dottor Esposito venga con noi a visitare l’Ospedale di Tinchi. Sapere, dice un vecchio proverbio abusato sino alla retorica ma non per questo meno valido, è potere”.
Lo scrive in un comunicato stampa Giuseppe Cisterna, del Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi.
“In questi giorni la confusione mediatica regna sovrana – prosegue Cisterna – tra cittadini, amministratori, rappresentati politici e toni trionfalistici dove non si è mai considerata la necessità delle strutture territoriali, e dove allo stesso tempo è stato facile comunicare per poi prendersi meriti propagandistici e per giunta, senza nessun coinvolgimento dei territori.
In merito alle dichiarazioni del direttore responsabile della task force regionale Ernesto Esposito circa l’Ospedale da campo donato dal Qatar e la valutazione dei presidi della provincia di Matera tra cui Tinchi, quest’ultimo proposto tempo fa da una delegazione dei Sindaci alla regione Basilicata. Presumiamo che il direttore non abbia mai fatto tappa a Tinchi per conoscere bene l’intera struttura.
A Tinchi esiste una nuova struttura sulle quali la Regione ha investito milioni di euro; struttura vuota e ancora inutilizzata con posti letto a disposizione. Proprio in merito alla scarsa conoscenza del nostro Ospedale, e alle sue affermazioni di “spostare tutte le attività ambulatoriali e spendere soldi e creare disagi agli ammalati”, invitiamo il dottor Esposito a recarsi con noi a Tinchi per verificare se ci sono le degenze con gli ammalati e le attività ambulatoriali da spostare.
Invitiamo tutte le istituzioni regionali e nazionali a conoscere bene lo spreco delle risorse pubbliche, e di rendersi conto a cosa serve ristrutturare un Ospedale con le nuove tecnologie antisismiche. Invitiamo, quindi, il dottor Esposito a farsi un giro con noi nella struttura, anche per far emergere gli ostacoli e le problematiche annunciate tempo fa dall’assessore Leone, che pare abbia sempre poca conoscenza del nostro Ospedale. E forse a fine tour potremmo fare anche un riassunto e arrivare ad una soluzione decisiva. Un campo donatoci dal Qatar non sarebbe il massimo per il centro di una Città. Siamo fermamente convinti invece che, sarebbe bene riaprire prima le strutture fisse e dismesse come normativa nazionale richiede, così come deliberato dal consiglio comunale di Pisticci atto n.2 del 02.04.2020, inviata alla Regione Basilicata e al Ministero della Salute. Vogliamo una risposta”.