“L’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone, al Tg1 delle ore 20.00 del 27 novembre scorso dichiarava che non intendeva penalizzare il nosocomio di Tinchi. A domanda, rispondeva che era ultimata con l’utilizzo nei primi del 2021, infatti è stato di parola. Siamo colpiti dalla prontezza con la quale finalmente si è deciso a dare un segnale”.
Inizia così il comunicato stampa a firma di Giuseppe Cisterna, del Comitato in Difesa dell’Ospedale di Tinchi.
“Al Tg1 – prosegue Cisterna – abbiamo chiesto di utilizzare la struttura per i casi Covid, ma soprattutto non Covid.
Il 12 febbraio scorso, la Asm di Matera annunciava di programmare il trasferimento dei servizi ambulatoriali entro il 15 marzo, operazione che ancora non avviene. Perché? I cittadini saltano dalla gioia sapendo che è stata nominata una dirigenza a 6 mesi e che sono stati spesi 2 milioni e 600mila euro di soldi pubblici, dopo annose proteste del Comitato a difesa dell’ospedale per adeguare e rilanciare una struttura che oggi serve a qualcosa.
Se il commissario dell’Asm non Vi crede, glielo documentiamo apertamente. Quasi sempre in vena polemica politica, ultimamente si apprezza molto la coerenza di Leone, ragion per cui i cittadini bisognevoli, anche occasionalmente di prestazioni specialistiche, possono recarsi dal privato o verso gli ospedali della Puglia e del nord onde evitare inutili e pericolosi ritardi nelle liste di attesa.
Sappiamo bene come si evitano i ritardi, cosi è se vi pare, le persone sono preoccupate. Ditelo a quelli che soffrono, ditelo agli ammalati oncologici, ditelo alle famiglie nel Metapontino. L’Asm, vorrebbe dire che la loro richiesta di salute è qualcosa di molto serio e che non deve essere questione di appartenenza politica? Ai malati non interessa la morale del “cambiamento” su chi “si barrica dietro vecchie logiche”, ma riguarda solo il destino delle Loro vite che stanno morendo. Noi stessi del Comitato però, non comprendiamo perché il personale sanitario tarda ad arrivare e non si attivano percorsi vaccinali dell’Asm nei comuni di residenza. Ma vediamo com’è gestita la campagna vaccinale; solo a Policoro si usano strutture sanitarie pubbliche. Se i Sindaci si rifiutassero, tamponi e vaccini comunali si bloccherebbero, ragion per cui chi verrebbe a gestire una situazione fuori controllo? L’Asm lo sa? Serve una programmazione vaccinale in tutte le strutture del Metapontino, che le persone debbano essere convogliate a Policoro o a Matera, non c’è logica razionale. Si faccia un punto vaccinale dell’Asm all’ospedale di Tinchi. E ancora, ci sono servizi territoriali sospesi da due anni. A tal proposito, Leone vorrebbe iniziare un ragionamento per rilanciare la struttura? Dicono i maligni che andremo fino al voto delle amministrative, ma noi che siamo ottimisti siamo sicuri che lo farà prima. Ancora silenzio dopo i vari comunicati stampa, silenzio dal commissario dell’Asm, silenzio anche sul potenziamento dei laboratori di analisi e l’attivazione degli esami tossicologici, senza personale tecnico carente anche per Policoro. Ancora silenzio però, solo nei confronti del Comitato e dei cittadini mentre, con i presunti candidati delle prossime amministrative, il dialogo c’è. Ma non ci stiamo. Dottore, dopo le Sue rivelazioni a livello nazionale, è convinto di voler continuare questa appassionata avventura? Passi dalle parole ai fatti, il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione”.