Per il segretario generale Donato Telesca “in questa prima fase va potenziato il servizio aumentando il numero delle vetture in circolazione in ragione della ridotta capienza dei mezzi stabilita dalle norme nazionali per rispettare la distanza di sicurezza e tarare in corso d’opera il numero dei mezzi da mettere in circolazione in funzione del reale fabbisogno sulle varie linee per evitare disagi all’utenza, soprattutto per le linee che collegano i vari centri della regione alle aree industriali, dove si registra la maggiore pressione. L’adozione di un protocollo regionale vincolante per le imprese del trasporto locale e la costituzione di appositi comitati aziendali che assicurino un monitoraggio capillare della situazione nei vari vettori rappresentano a nostro avviso la soluzione più appropriata e funzionale per una gestione ordinata e responsabile dei trasporti nella nostra regione”.
Coronavirus: “Protocollo trasporti per affrontare la fase due in sicurezza”
La Fit Cisl sollecita l’adozione di un protocollo d’intesa tra Regione, sindacati e aziende di trasporto per una gestione ordinata della fase due a tutela della salute dei lavoratori e degli utenti.
In una lettera inviata al presidente della giunta Regionale Bardi, all’assessore regionale Merra, ai prefetti di Potenza e Matera e ai ministeri della Salute e dei Trasporti la Fit Cisl rivendica una serie di misure, tra cui l’obbligo di istituire dei comitati di sicurezza e sorveglianza aziendale per l’attuazione dei protocolli sanitari e la creazione di un coordinamento regionale dei comitati aziendali che possa chiedere alle prefetture, dove necessario, la sospensione delle aziende non in regola con le misure anti-contagio. La Fit Cisl chiede anche l’impiego di scanner per la misurazione della temperatura a tutti gli utenti prima di salire a bordo e la sanificazione giornaliera dei mezzi e dei locali aziendali.