L’associazione Agata – Volontari contro il cancro OdV si associa a quelle organizzazioni di volontariato che mai hanno interrotto i loro servizi nonostante la pandemia e che oggi chiedono la somministrazione del vaccino per i propri volontari operativi in prima linea.
“Come ripetiamo sui social – si legge in un comunicato stampa dell’associazione – lasciarsi somministrare il vaccino è un atto di amore verso sé stessi ma soprattutto verso i più fragili. Ed è con i più fragili che l’organizzazione di volontariato di Pisticci opera ogni giorno: malati oncologici che grazie ad Agata hanno la possibilità di raggiungere il Crob di Rionero in Vulture per effettuare il trattamento chemioterapico.
Naturalmente l’associazione Agata non ha la pretesa di scavalcare nessuno e per questo motivo si mette in coda, nell’attendere il vaccino, al fianco dei malati oncologici di cui si prende cura.
L’appello che rivolgiamo alla Regione Basilicata e nello specifico al Direttore Generale del Dipartimento alla Sanità, Ernesto Esposito, è quello di tenere in considerazione quei volontari che ogni giorno si donano agli altri, rendendo un servizio essenziale ed irrinunciabile alla società, spesso sopperendo alle mancanze e alle lacune del servizio pubblico”.
Ogni giorno – sottolinea la prima associazione di volontariato oncologico della Basilicata, con i suoi 550 soci e i suoi 50 volontari – Agata offre ai malati servizi gratuiti, pagandoli con i proventi delle raccolte fondi e mai pesando sulle finanze pubbliche, nonostante il servizio socialmente essenziale reso alla comunità. Rispetto al vaccino anti Covid è giunto il momento che la Regione Basilicata si assuma le sue responsabilità, mostrando la sua considerazione nei confronti di chi ogni giorno è in campo a sostegno dei più fragili e stabilendo un calendario certo per quei volontari realmente impegnati in prima linea quotidianamente”.