Lo scenario politico-amministrativo che si delinea nella Città di Policoro è delicato e di difficile interpretazione.
Il tortuoso cammino intrapreso dal vicesindaco Rocco Leone, diventato sindaco facente funzioni, dopo la nomina dei nuovi assessori, diventa ancora più complicato e irto di salite dopo la convalida da parte del Riesame, delle misure cautelari nei confronti del sindaco Nicola Lopatriello.
Ma, cronaca giudiziaria a parte, è lo scenario politico a tenere banco, soprattutto tra la maggioranza, che in queste ore si riunirà per decidere le sorti della città. Sembra un paradosso, ma proprio la parte moderata di centrodestra sembra esser diventata “estremista” in questo delicato momento amministrativo di Policoro, con il consigliere Mario Vigorito, quota UDC, che non ha gradito la visibilità in giunta dell’API, con la nomina di Mary Padula, a discapito del suo partito, andando giù duro nei confronti del facente funzioni Leone.
A questo punto si aprono due strade: andare a casa o restare.
Ed in entrambi i casi si profila il segnale della sconfitta.
Le dimissioni concordate sarebbero una sconfitta politica, ma forse un segnale etico importante.
Ridare in mano ai cittadini la possibilità di decidere chi può governare una realtà difficile ed eterogenea come quella di Policoro, potrebbe essere un momento di alto profilo morale da parte di chi, nonostante tutto, ha cercato di “mandare avanti la baracca”.
Nel secondo caso sarebbe proprio la “questione morale” a prevalere, inevitabilmente.
Saranno giudici e i vari processi che si susseguiranno a decidere chi saranno i colpevoli e chi gli innocenti, ma come si potrà governare una città che guarda un’amministrazione con “sospetto”?