Costi e funzionamento Consiglio, approvata proposta di legge

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La prima commissione consiliare, presieduta da Vito Santarsiero (Pd), riunitasi martedì, ha approvato a maggioranza con i voti favorevoli di Santarsiero, Spada e Robortella (Pd), Pace (Gm), Pietrantuono (Psi), Galante (Ri), Bradascio (Pp), Mollica (Udc), Napoli (Fi) e Rosa (Lb-Fdi) e con l’astensione di Romaniello (Sel) e Perrino (M5s), la proposta di legge d’iniziativa dei componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio (Piero Lacorazza, Francesco Mollica, Paolo Galante e Mario Polese) che detta modifiche alla legge regionale n. 38 del 2002 relativa alle spese per l’esercizio del mandato di consigliere e alla legge regionale n. 8 del 1998 riguardante la disciplina delle strutture di assistenza agli organi di direzione politica e ai gruppi consiliari della Regione Basilicata.
La proposta di legge, come illustrato dal vice presidente del Consiglio, Francesco Mollica, prevede rispetto alla legge 38/2002 che almeno un terzo della somma corrisposta ai consiglieri regionali per le spese di esercizio del mandato (4.500 euro) debba essere esclusivamente impegnata per “l’instaurazione di rapporti contrattuali di natura privatistica tra il consigliere regionale e i propri collaboratori” e, rispetto alla legge n. 8 del 1998, la possibilità di includere tra le unità che possono essere richieste in posizione di comando o distacco, presso le strutture politiche, anche il personale delle società regionali in house e delle società partecipate dalla Regione Basilicata.

Sullo stesso argomento è stata discussa ma non approvata anche un’altra proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Giannino Romaniello che per l’attivazione delle collaborazioni da attestare ai gruppi consiliari prevedeva la destinazione del 50% dell’importo assegnato a ciascun consigliere regionale. La Pdl prevedeva, altresì, per i rapporti contrattuali da instaurare la stipula di apposite convenzioni da parte dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

La proposta di legge approvata – ha sottolineato a margine dei lavori il presidente della Commissione Santarsiero – riveste un significativo segnale nella direzione del contenimento delle spese, attraverso una riduzione della indennità di esercizio del mandato con utilizzo delle risorse a favore di rapporti contrattuali”.

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