Il Sindaco di Craco, Giuseppe Lacicerchia ha scritto una lunga lettera alle autorità regionali, nazionali per Richiedere a convocazione conferenza di servizio per il coordinamento degli interventi necessari a superare lo stato di grave emergenza conseguente al crollo del ponte al Km. 4+ 100 Strada Provinciale ex SS 176 .
“Egregie autorità – scrive il sindaco – a distanza di 10 giorni dal crollo del ponte in oggetto non essendo stata convocata alcuna riunione operativa tra le amministrazioni interessate all’ evento vi scrivo per chiedere che sia convocata dal Sig. Prefetto di Matera , con massima urgenza , una conferenza di servizio necessaria a coordinare e decidere tutti gli interventi utili per superare la fase di emergenza e di grave isolamento della popolazione del comune di Craco e dei forti disagi delle popolazioni della val D’Agri e della Valle del Sinni che tale crollo ha provocato. Ritengo che tale tavolo di lavoro fra Stato , Regione ed enti locali sia la giusta sede per l’assunzione da parte di ognuna delle amministrazioni competenti delle rispettive responsabilità.
Ritengo sia utile che da parte mia si evidenzino allo stato attuale le criticità e le emergenze e la relativa scala di priorità . Va premesso che tale interruzione costringe la popolazione , per ricollegarsi alla viabilità diretta a Matera e Potenza , a percorrere circa 70 Km aggiuntivi ( Craco Pechiera -106 Jonica-SS 407-Pisticci Scalo per percorrere i quali servono circa 50 minuti a fronte del percorso Craco Peschiera Pisticci Scalo interrotto di circa 8 Km percorribile in 10 minuti
1. di emergenza urgenza 118. Non essendo praticabile il tratto Craco Pisticci Scalo il servizio 118 non è in grado di raggiungere da Craco e la Media Val D’Agri i presidi ospedalieri di Matera e Potenza , nel caso di eventi non trattabili nel presidio di Policoro salvo ad utilizzare il percorso alternativo su descritto .
2. . 15 ragazzi frequentano le scuole medie superiori nei comuni di Pisticci , Marconia e Bernalda e la navetta che porta i ragazzi a Pisticci Scalo non può transitare costringendo i genitori ormai da 10 giorni a percorsi alternativi con gravissimi disagi dovuti anche alla coincidenza con gli orari lavorativi che rendono impossibile in alcuni casi la frequenza scolastica dei ragazzi. Allo stato non è garantito il servizio di trasporto pubblico ,svolto sino all’evento del crollo ,dall’azienda Liscio.
3. disagi sono vissuti dalla popolazione di Craco impossibiltata al rifornimento di carburante non essendoci distributori a livello locale e rifornendosi generalmente in quelli più vicini di Pisticci Scalo
4. segnalare infine che diverse aziende agricole e zootecniche lamentano difficoltà ( in particolare quelle zootecniche per il ritiro del latte e quelle orticole) e preoccupazioni per le gravi difficoltà per la prossima campagna cerealicola che comporta lo spostamento di mezzi di trasporto di medie e grandi dimensioni .
5. tratto stradale interrotto è infine causa di forti disagi per i lavoratori pendolari tra i quali gli insegnanti delle scuole dell’obbligo di Craco, Ufficiale sanitario, Guardia Medica, Ufficio Postale,etc..
Anzitutto la nostra amministrazione chiede che il ponte sia ricostruito al più presto adeguandolo nelle dimensioni e nella portata di carico all’elevato traffico dell’arteria ( che ricordo essere stata la causa del crollo).
A fronte di tale disamina anche con l’ausilio del nostro Ufficio Tecnico abbiamo esplorato le soluzioni alternative e complementari da percorrere in attesa della ricostruzione individuata .
Anzitutto la variante breve che dalla ex 176 , interpoderale per il centro Olio bypassa il ponte crollato e si reimmette sulla ex 176 dopo circa 4 Km. tutta in agro di Pisticci. La provincia ha avviato i procedimenti amministrativi ma non abbiamo certezza sui tempi. L’intervento dovrebbe consentire , in base alle informazioni fornitemi dal responsabile dell’area tecnica della Provincia Dr. Valentino, il traffico di veicoli sino a 35 q.li. Non abbiamo notizie sull’intervento relativo alla comunale per Madonna delle Grazie che bypasserebbe il ponte allungando il percorso alternativo e , ci dicono, con forti criticità .
Il problema principale di scenario resta la situazione che si verrebbe a determinare in caso di chiusura del ponte sul Cavone . Fermo restando che alla luce dell’evento verificatosi si chiede che siano resi pubblici i dati di valutazione e di monitoraggio degli altri 2 ponti del tratto Pozzitello Craco Peschiera della ex 176 ed in particolare del ponte sul Cavone che già alcuni anni fa è stato chiuso al traffico conseguentemente ad una voragine . Le condizioni attuali evidenziano la necessità di un intervento manutentivo urgente del manto stradale .
Nel caso di interruzione del suddetto ponte , onde evitare uno stato di isolamento totale evidenziamo un percorso alternativo che da Peschiera vada in C.da San Lorenzo in agro di Craco dove la comunale attraversa il Cavone con un altro ponte e si immette in Agro di Ferrandina su strada comunale e successivamente su strada comunale in Agro di Pisticci si reimmette sulla ex 176 all’altezza del Calanco utilizzando in parte la strada del Centro Olio di Pisticci. Percorso di circa 15 Km che necessita di interventi leggeri di manutenzione straordinaria e ordinaria ( riporto di materiale stabilizzato in vari punti , pendenze e manutenzione di alcune opere d’arte) .
Una soluzione aggiuntiva immediata può essere la realizzazione sul ponte della ferrovia posto accanto al ponte crollato di un percorso pedonale in sicurezza che consentirebbe immediatamente il trasbordo degli studenti da veicoli e navette da un lato e dall’altro. La Provincia evidenzia che non è sua competenza, il Comune di Pisticci anche ma qualcuno sarà pure responsabile di questo ponte dismesso e si deve decidere sulla sua utilizzabilità in sicurezza per un eventuale traffico di pedoni o di veicoli , anche a senso unico. Di certo non ho , come sindaco di Craco, alcuna competenza. Sulle problematiche statico strutturali su evidenziate relative ai tre ponti ritengo che sarebbe necessario avvalersi , come già avvenuto in passato , delle elevate competenze del Dipartimento di Ingegneria e del Laboratorio di Idrogeologia applicata dell’Università degli Studi della Basilicata .Chiedendo al Sig. Prefetto che convochi con urgenza tale conferenza di servizio e garantisca il coordinamento delle pubbliche amministrazioni coinvolte-”