Welan (ovvero Noi in rete) Connettiamo le persone.
Una storia di pionieri nella connettività internet con la fornitura del servizio Adsl in modalità wireless in una vasta area che comprende gran parte dei comuni della piana metapontina (oltre Canna e Nocara in Calabria), l’entroterra lucano tra l’Agri ed il Sinni e la zona del Pollino (complessivamente 14 centri) e che solo in anni recenti è stata parzialmente servita.
Storia breve di una iniziativa nata a Tursi nel 2008 con la nascita della 6Sixty (titolare del marchio Welan), una sas della quale Mario Caldararo, laurea in Informatica conseguita all’Università di Pisa nel 2004, ne è ideatore ed amministratore. Il ritorno in Basilicata e l’avvio nel 2008 della Welan a seguito dalla liberalizzazione delle frequenze da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Un servizio che potremmo definire di “pubblica utilità” non solo per i cittadini ma anche per le tante aziende presenti sul territorio precedentemente indicato ed a volte concentrate nelle aree Pip dove sono ubicate attività artigianali di varia natura nonché aziende di lavorazione di prodotti ortofrutticoli (Rotondella con la Piana di Trisaia, Policoro e Tursi in particolare) con particolari esigenze.
A Rotondella, per conto dell’Amministrazione comunale, ha realizzato un Hot-spot pubblico offrendo la possibilità di connettersi gratuitamente ad internet utilizzando apparati wi-fi.
Oggi dispone di 50 punti di collegamento per una utenza rappresentata per il 70% da privati ed il restante 30% da aziende tra le quali alcune di elevate dimensioni con profili di acceso da 10 a 50 megabit/s.
“Un lavoro sul territorio –sottolinea Caldararo- importante sia per le aziende sia per i privati ai quali forniamo servizi internet e sia perché garantisce 3 posti fissi di lavoro avvalendosi per particolari esigenze anche di altre unità per brevi periodi (oltre 10 nel corso degli anni più recenti)”.
“Il futuro di tante piccole realtà come la nostra che tra l’altro non godono di particolari agevolazioni, pur svolgendo una funzione importante sul territorio, è legato alla liberalizzazione di un ulteriore spettro di frequenze che il Ministero preposto dovrebbe rendere accessibile”.
Attualmente il sistema delle telecomunicazioni nel nostro Paese è stato modellato solo per le grandi aziende.
Un momento che potrebbe risultare complicato in quanto si assiste anche a pubblicità ingannevoli (di recente vietate dalle autorità) soprattutto per ciò che riguarda la réclame del sistema di trasmissione con fibra ottica.
Se qualche apprensione può esistere, ad essa viene contrapposta la volontà e l’impegno conseguente di offrire un servizio sempre più qualificato (ed in futuro diversificato) alle varie fascie di utenza in attesa dell’applicazione della nuova tecnologia denominata AC Wave 2 che permetterà di offrire un servizio qualitatiamente più alto e con velocità sempre maggiori paragonabile all’accesso in fibra.