Continuano i disagi per gli utenti Rai del Metapontino, soprattutto relativamente alla ricezione del canale regionale, dove è possibile seguire l’informazione lucana.
Proprio per rispondere ai dubbi e alle continue richieste di utenti e sindaci della costa jonica lucana, il direttore di Rai 3 Basilicata, Fausto Taverniti, ha organizzato un incontro con i primi cittadini dell’arco jonico e con la stampa.
Alla tavola rotonda, tenutasi nella biblioteca comunale di Nova Siri, hanno partecipato, oltre a Taverniti, il padrone di casa, Giuseppe Santarcangelo, il sindaco di Tursi, Giuseppe Labriola, quello di Policoro, Rocco Leone, il primo cittadino di Rotondella, Vincenzo Francomano, e il vicesindaco di Pisticci, Domenico Albano.
I sindaci hanno presentato le diverse problematiche riscontrate nel territorio, in particolare l’assenza del segnale di Rai 3 Basilicata e la difficoltà, per diversi utenti, di ricevere proprio i canali del servizio pubblico che, con il passaggio al digitale terrestre, sono quasi scomparsi.
Taverniti ha spiegato che il problema è collegato alla diverse provenienza del segnale: la stragrande maggioranza dei canali, compresa la Rai e le principali tv private, arriva da ripetitore di Martina Franca mentre il segnale di Rai 3 Basilicata è coperto dal ripetitore ubicato a Nova Siri, a pochi chilometri al confine con la Calabria.
Per la ricezione di tutti i canali si deve quindi avere una doppia antenna: una da posizionare in orizzontale verso la Puglia per ricevere l’offerte completa; una seconda antenna, verticale, da puntare verso Nova Siri per ottenere l’informazione regionale.
Per chi aveva già questo sistema prima del passaggio al digitale terrestre non dovrebbero esserci problemi: l’unica accortezza sarà quella di risintonizzare il canale più volte per trovare le giuste frequenze del canale regionale.
Inoltre, per evitare interferenze sul canale 29, quello di Rai 3 Basilicata ma occupato in Puglia da alcune emittenti private, Taverniti ha consigliato di munirsi di un particolare strumento, denominato “trappola”, che serve a indebolire i segnali esterni e a permettere la più semplice ricezione del canale Rai.
I sindaci hanno richiesto delle verifiche sul territorio e la diffusione delle informazioni attraverso manifesti, per poter raggiungere il maggior numero di utenti e rispondere alle richieste del territorio per un servizio importante come quello offerto dalla testata regionale.