Domenica 4 ottobre, festa del Poverello d’Assisi, San Francesco, durante una solenne celebrazione eucaristica che si terrà sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Bosco, Marconia saluterà la comunità dei Padri Maristi che, per ben quarantacinque anni, hanno retto e guidato le parrocchie di Marconia e di Tinchi.
Dopo quasi mezzo secolo di presenza sul territorio, in cui la loro preziosa opera e assistenza spirituale si sono intrecciate con la storia stessa della comunità, i Padri, per esigenze della loro congregazione religiosa, la Società di Maria, hanno dovuto assumere la difficile decisione di partire, chiamati a prestare il loro servizio altrove.
La notizia, nota già da alcuni mesi, ha destato grande sconcerto e dispiacere ma è ormai definitiva e dunque, per Marconia, un significativo capitolo di storia si chiude per sempre.
Un grande striscione con la scritta “Semplicemente grazie”, campeggerà sul portale della Chiesa, a dimostrare il profondo sentimento di gratitudine che tutta la nostra gente sente nei confronti di questi sacerdoti che, avvicendatisi nel corso degli anni, dal lontano 1974, hanno accompagnato e servito la comunità. Ognuno di loro, e sono stati tanti, ha lasciato un ricordo indelebile non solo fra gli assidui parrocchiani ma fra tantissimi cittadini del territorio che hanno sempre trovato in loro non solo sagge guide spirituali ma anche compagni di vita.
Molti di loro venivano da lontano, dal profondo Nord, avevano lasciato le loro famiglie e i loro luoghi d’origine per intraprendere una non facile sfida missionaria a servizio di un piccolo paese del Sud, che cominciava a muovere i primi passi e che aveva bisogno di crescere e di trovare una propria identità comunitaria. In questo lungo percorso sono stati sempre presenti e disponibili a condividere le gioie ma anche le tante vicissitudini delle nostre storie personali e della nostra storia comunitaria, hanno instancabilmente camminato per le nostre strade, visitato le nostre case, le nostre periferie e le nostre campagne, da Tinchi a Centro Agricolo a Casinello fino al mare, sempre con il sorriso, operando con umiltà, semplicità e discrezione, peculiarità che hanno sempre contraddistinto il loro servizio, sul modello della Vergine Maria, cui la loro congregazione è dedicata, secondo il motto “sconosciuti e quasi nascosti al mondo”.
Oggi lasciano un paese che è molto cresciuto, non solo in termini numerici, e una comunità più matura nella fede, che nel corso degli anni ha visto crescere tanti frutti di bene. Essi ci consegnano una preziosa eredità spirituale, quella di aver costruito una piccola Chiesa locale che oggi, nonostante la grande tristezza per il distacco, saprà continuare a camminare nel proprio percorso di vita e di fede, tenendo stretti con sé non solo i ricordi delle tante opere portate insieme a compimento, ma soprattutto la vivida testimonianza evangelica che questi sacerdoti hanno rappresentato, seminando nel nostro territorio con grande zelo ma soprattutto con l’umiltà del cuore.
Ora il testimone passa al Clero Diocesano, con l’arrivo di don Filippo Lombardi e del vicario parrocchiale, il neo diacono Alberto Delli Veneri di Scanzano, che avranno il compito di traghettare la comunità in questo delicato passaggio e continuare a contribuire fattivamente alla straordinaria opera missionaria che i Padri Maristi anni fa hanno intrapreso e generosamente portato avanti.
Proprio sul solco del ricordo di questa splendida opera missionaria si svolgerà, in preparazione al saluto finale del 4 ottobre, una veglia di preghiera che avrà luogo venerdì 2 ottobre, alle ore 20,00, dal titolo “Ricordi in preghiera”.
E alla preghiera, in particolare all’intercessione della Vergine Maria, la comunità affida i suoi cari Padri Maristi e tutta la famiglia Marista, affinchè, così come era auspicio del loro fondatore, Padre Jean Claude Colin, possano continuare ad affrontare le sfide che il futuro gli riserverà, seguendo sempre come modello e forza “Maria, Madre di Gesù, sostegno della Chiesa dalla sua nascita fino alla fine dei tempi”.