La comunità di marina di Nova Siri ha la sua nuova chiesa.
La dedicazione del nuovo edificio di culto, dedicato a Sant’Antonio da Padova, è avvenuta nel corso di una cerimonia solenne svoltasi venerdì pomeriggio e presieduta da Vincenzo Orofino, vescovo della diocesi di Tursi – Lagonegro. Assieme a lui i parroci Mario La Colla e don Michelangelo Crocco e i sacerdoti dell’arco metapontino.
Prima dell’inizio della cerimonia il simbolico passaggio di consegne con la vecchia chiesa, che sorge a poche centinaia di metri dalla nuova ed ha accolto la vita religiosa della comunità di Nova Siri per più di sessant’anni; monsignor Orofino ha percorso la distanza tra le due chiese e si è fermato davanti alla porta chiusa della nuova che è stata aperta dal parroco don Mario per permettere al vescovo di varcare la soglia e dare inizio alla celebrazione.
La nuova chiesa, progettata dall’architetto Sergio Stigliano e realizzata dalla Bollita costruzioni, presenta un impianto ottagonale, sormontata da una croce greca. L’altare, l’ambone e la sede sono in travertino con un inserto di bronzo. Nella parete absidale è stato installato un grande crocifisso di resina bronzata. Vicino al tabernacolo c’è un altro mosaico che simboleggia il roveto ardente. Ancora un mosaico è presente nell’area battesimale che richiama il battesimo per immersione. Tutte le opere d’arte, insieme alle stazioni della via crucis, sono inedite ed esclusive.
Una grande festa, momento di gioia e condivisione nel pieno rispetto delle norme per l’emergenza coronavirus, e un segno di speranza realizzato con i fondi dell’ottox1000, come ha spiegato ai nostri microfoni monsignor Orofino.
In chiesa anziani, soggetti fragili e rappresentanti delle famiglie della comunità mentre la comunità ha potuto assistere dalla nuova piazza; unica autorità presente il sindaco di Nova Siri Eugenio Lucio Stigliano.
Primo momento di condivisione della nuova chiesa la festa del patrono di Marina di Nova Siri, Sant’Antonio da Padova, che sarà occasione di festa e segno di rinascita dopo i mesi del lock down e della paura coronavirus.