Un fronte comune per affermare la netta contrarietà al deposito di scorie nucleari sul territorio regionale lucano.
L’assemblea dei sindaci “aperta” promossa lunedì pomeriggio dalla Provincia di Matera ha confermato l’unità di intenti a tutti i livelli istituzionali, e ribadito il coro unanime di NO all’individuazione di alcuni siti del materano e del potentino quali sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi.
Tra gli interventi particolarmente apprezzati c’è stato quello dell’arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, Mons. Antonio Caiazzo.
“Mai come oggi tutti insieme abbiamo il dovere si salvaguardare il nostro territorio, i suoi valori e le sue bellezze. Dobbiamo essere tutti protagonisti, più attivi e attenti alle tematiche ambientali, al di là di ogni colore politico”, ha spiegato l’Arcivescovo, cui ha fatto eco il sindaco di Matera Domenico Bennardi.
“Il territorio di Matera deve essere un territorio di sostenibilità, non esistono i presupposti ambientalistici per avere un deposito di rifiuti radioattivi, dopo le usurpazioni che la nostra regione ha già subito in passato a livello ambientale. Oggi dobbiamo fare rete e creare sinergie”, ha affermato il primo cittadino della città dei Sassi. Il presidente dell’Anci di Basilicata Salvatore Adduce ha sottolineato la necessità di un coordinamento con la vicina Puglia, con cui lavorare insieme sulla predisposizione di osservazioni tecniche dal contenuto inoppugnabile.
“I territori di Puglia e Basilicata non sono adatti al deposito di scorie nucleari per tante ragioni, che vanno dall’aspetto ambientale al peso già subito in passato sul versante delle estrazioni petrolifere, nonché alla necessità di bonifica di alcune aree industriali”. A sottolineare i contraccolpi che la Basilicata potrebbe subire in tanti settori è stato il presedente della Provincia di Matera Piero Marrese.
“Il nostro territorio ha una conformazione prevalentemente turistica e agricola, ma anche una vocazione culturale. Ora guardiamo avanti, presenteremo una serie di osservazioni tecniche a supporto dell’ordine del giorno approvato e siamo pronti ad una strenua difesa del territorio”, ha annunciato il presidente Marrese, cui si è associato il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino. “Siamo uniti per definire una posizione unitaria di contrarietà alla localizzazione in Basilicata o nei territori confinanti della Puglia di un deposito nazionale di scorie e rifiuti nucleari e radioattivi. L’obiettivo è di rispettare e riaffermare il principio di un territorio che difende la sua vocazione di tutela dell’ambiente e di garantire uno sviluppo equilibrato dei settori del turismo e della cultura”, ha detto il presidente Guarino.