L’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto, insieme al direttore generale del Dipartimento Andrea Freschi, il presidente del Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto Carriero, tecnici, ha tenuto oggi un sopraluogo nell’area “Giardini di Bernalda”, nell’area di Metaponto-Bernalda, al quale hanno partecipato i proprietari dei terreni prospicienti la linea ferroviaria di Bernalda. L’obiettivo – ha spiegato l’assessore – è quello di mettere in atto i provvedimenti necessari e mirati alla risoluzione del problema falda acquifera, al fine di restituire ai “Giardini di Bernalda” la loro bellezza paesaggistica oltre che la loro produttività, ripristinando l’originario assetto geomorfologico, biologico-vegetazionale e funzionale dell’area interessata.
Da circa venti anni in agro di Bernalda – evidenzia l’Assessore – esiste l’annoso problema, ancora irrisolto, riguardante l’innalzamento della falda acquifera sopra una superficie di circa 200 ettari che si estende tra la Statale 407 Basentana e il fiume Basento in direzione di Metaponto fino alla località Sant’Angelo. Dal 1998 un centinaio di agricoltori bernaldesi ha fatto presente al sindaco in carica la situazione venutasi a creare nei loro terreni che ha pregiudicato irrimediabilmente la ben consolidata microeconomia. Da allora fino ad oggi le varie amministrazioni comunali succedutesi hanno denunciato questa urgente problematica a tutte le autorità preposte a livello regionale e al Presidente del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto senza alcun riscontro, mentre il ristagno dell’acqua ha provocato l’asfissia radicale e il deperimento di molti uliveti e frutteti causando, così, un enorme danno economico ai numerosi proprietari.
Durante il sopralluogo è stato deciso di predisporre un progetto per intervenire tempestivamente con i necessari lavori di sistemazione idraulica tesi alla salvaguardia ambientale e produttiva dell’intera area interessata al fenomeno. Si tratta di realizzare opere di competenza consortile mirate alla salvaguardia della viabilità, all’adeguamento, alla realizzazione e al ripristino dell’assetto idrogeologico. Gli uffici del Consorzio di Bonifica – riferisce l’Assessore – si sono impegnati a redigere il progetto entro un mese.