“Alzi la mano chi, prima di mettersi in viaggio al mattino, soprattutto di sabato o di domenica, per raggiungere una spiaggia a Metaponto o a Maratea, specie in quest’avvio di estate e di tempo incerto, non consulta almeno un paio di siti web di previsioni metereologiche”.
“Un buon atteggiamento di prudenza ma – mette in guardia il Centro Studi Turistici Thalia che ha raccolto le prime lamentele di stagione ad opera degli operatori turistici di Metaponto e Maratea – molta attenzione: non tutti i siti e non tutti i servizi di meteorologia sono attendibili. Ad esempio per il prossimo fine settimana ci sono previsioni molto diverse tra loro, con siti web che non danno certo buone notizie sino a scoraggiare, di fatto, di andare a mare e siti che invece prevedono ampi spiragli di sole sia pure alternato a nuvolosità, o che differenziano le condizioni del tempo tra sabato e domenica. Si ripresenta dunque la tradizionale “querelle” tra chi fa le previsioni meteo o quanto meno si arroga il diritto di farle, pur non avendo competenze professionali, e chi (specie i balneari) lavora di turismo in pochi mesi l’anno. Una cosa è certa. In caso di previsioni meteo errate a rimetterci innanzitutto sono i titolari degli stabilimenti che, soprattutto a giugno, attendono la domenica per fare il massimo incasso e che si sono già trovati invece poche decine di utenti a lido che hanno avuto il coraggio di sfidare i meteorologi”.
“E’ una storia – dice Paolo Fuina (Lido Dompablo), punto di riferimento dei balneari di Metaponto – che si ripete puntualmente ad ogni stagione estiva e che non si può continuare a tollerare. Senza addossare colpe agli esperti professionali di meteo accade comunque che gli errori delle previsioni sono assai frequenti e anche in caso di incertezza sulle condizioni del tempo i professionisti del meteo che determinano ogni comportamento turistico preferiscono scoraggiare con il classico simbolo dell’ombrello. Fuina non è certo tra quelli che incoraggia a raggiungere il lido in condizioni meteo non buone e lo ha scritto sul proprio profilo facebook la scorsa settimana sconsigliando gli utenti a venire. E continua quotidianamente a pubblicare nelle prime ore del mattino le condizioni meteo per aggiornare in tempo reale oltre a postare foto.
Anche a Maratea monta la protesta. Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea, sintetizza gli umori di grande amarezza dei colleghi albergatori e balneari che hanno subito i primi danni di stagione sempre per responsabilità di informazioni meteo errate se non del tutto almeno in parte. E ricorda l’iniziativa di qualche anno dell’Associazione Albergatori di Rimini che per difendersi hanno promosso una class action contro i titolari di alcuni siti web con servizi meteo. Non vorremmo seguire il loro esempio – dice Salerno – Però così non si può andare avanti. Basterebbe telefonare direttamente ai nostri consorziati – alberghi o balneari – per avere informazioni certe con una previsione attendibile. Altre proposte del Consorzio: verificare direttamente da web camere che sono già installate; affidare all’Apt il compito di selezione un paio di servizi meteo che sono riconosciuti ufficialmente dalla Protezione Civile”.
“Il timore – sottolinea Arturo Giglio, segretario del CS Thalia – è che le bizzarie del tempo nel prosieguo della stagione estiva possano continuare a ripercuotersi sugli operatori che condizioni meteo positive o negative pagano per ogni giorno di apertura tasse, tributi, spese di gestione altissimi. il danno e’ pesantissimo. Ma davvero dai meteorologi dobbiamo aspettarci “miracoli”? Non possono e non devono più sbagliare considerati i passi avanti fatti dalla scienza? La risposta è semplice, più di quanto non si creda: si chiamano “previsioni” non a caso, perché di quello si tratta. La soluzione è una regolamentazione, non un casta – precisa – ma una serie di norme alle quali attenersi per mettere su un portale serio di previsioni omogenee. Tra l’altro occorre ricordare che gli studiosi più onesti contemplano un margine di errore e bisogna scongiurare ai Bernacca del terzo millennio di vestirsi, specie nei fine settimana, da Cassandre e di profetizzare l’apocalisse, con l’esito di scoraggiare i vacanzieri. Per il Thalia un’altra soluzione potrebbe essere quella già sperimentata con successo con gli operatori della neve nel Trentino che rimborsano una parte del costo-soggiorno quando non c’è neve per sciare. Potrebbe essere un’idea vincente: se il sole non c’è in spiaggia ti riconosciamo l’ingresso per un altro giorno o ti rimborsiamo (in parte) o regaliamo uno spuntino”.