Un giorno come tanti, ma non certo per qualcuno; non certo per le migliaia di “guaglioni” che martedì 18 agosto hanno varcato la soglia del castello Torremare di Metaponto per assistere ad uno spettacolo unico in tutta Italia, la Meridional Reggae Reunion.
La giornata clou dell’XI Metaponto Beach Festival – svoltosi tra il 17 e il 19 agosto – è stata un trionfo di calde voci e dialetti del Sud, un’occasione per fare festa a pochi passi dal mare, ma anche per lanciare messaggi su temi altrettanto caldi come l’inquinamento ambientale, le disuguaglianze sociali e la dipendenza da social network.
Tra conferme più che decennali e gradite new entry, anche ‘O Zulù, storico frontman dei 99 Posse, è tornato per il terzo anno consecutivo alla Meridional Reggae Reunion, a testimonianza di come l’appuntamento metapontino sia diventato imperdibile non solo per il pubblico ma anche per chi sale sul palco. Il rapper partenopeo ha duettato nel suo cavallo di battaglia “Curre curre guaglio’” con la regina del reggae, la pugliese Mama Marjas che, in assolo, ha urlato il suo grido di speranza tra le mura di Torremare. Basta poco per vivere secondo la lady tarantina, che così ha cantato esibendosi nel suo ultimo singolo, “Poco, poco”.
Insieme a loro, sul palco, anche Fido Guido, Julia Kee, Papa Ricky, Treble, Papa Buju, Spaddin, Moddi, Rankin Lele, Papa Leu, Tonico & Morfuco, Funky Pushertz, Uru, Gioman ed Esa from Duppy Rockers, che si sono passati il microfono sul lungo tappeto musicale srotolato per più di 4 ore dai padroni di casa, la Krikka Reggae Orchestra.
Colori saturi di grinta hanno dipinto la prima giornata del festival (17 agosto), con l’esibizione degli A Toys Orchestra, in tour promozionale per l’ultimo lavoro discografico, Butterfly Effect. Un concerto movimentato sia nel pubblico che sopra il palco, dove il quintetto di Agropoli ha sapientemente giocato in un continuo scambio di ruoli e strumenti, lasciando ampio spazio all’elettronica, elemento tutt’altro che secondario in quello che può essere considerato l’album della maturità.
Il Metaponto Beach Festival 2015 si è chiuso con due proposte musicali made in Basilicata. Il talento lucano dell’ukulele Danilo Vignola ha presentato, insieme al percussionista Giò Didonna, il disco Ukulele Revolver. A seguire, la miscela musicale di grande ampiezza stilistica dei Balca Bandanica, freschi della partecipazione ad uno dei più autorevoli eventi musicali italiani, l’Arezzo Wave Love Festival.
Il festival di musica indipendente della costa ionica lucana non esaurisce la sua forza sul palco. Le tre serate si sono chiuse con gli after party a bordo della piscina del Mojito, mentre tutti i pomeriggi si sono svolti i laboratori per bambini a cura del Circo Laboratorio Nomade di Crispiano. Le arti di strada sono andate in scena il 19 agosto con alcuni allievi del progetto Open Circus Lab e con il duo anglo-francese The Sprockets.
Il Metaponto Beach Festival 2015 è stato organizzato dalle associazioni Krikka di Bernalda e Multietnica di Potenza, con il sostegno di Comune di Bernalda e Regione Basilicata.
“Il successo dell’XI edizione è nelle migliaia di presenze che abbiamo registrato – ha detto Nico Ferri dell’associazione Multietnica. “In particolare la Meridional Reggae Reunion si conferma come proposta di punta della manifestazione, tanto che stiamo lavorando all’idea di esportarla in tutta Italia, nelle grandi città, per tenere vivo il festival anche d’inverno”. “Il nostro obiettivo è rilanciare Metaponto come meta turistica dove è possibile non solo rilassarsi ma anche divertirsi. Per raggiungerlo – ha affermato Manuel Tataranno dell’associazione Krikka – sarebbe opportuna una maggiore collaborazione di tutti gli operatori turistici, ma ad oggi solo alcuni – Riva dei Greci, Pianeta Nettuno e Camping Julia – continuano a credere nel nostro progetto. Quest’anno, tuttavia, grazie all’impegno dell’assessore alla cultura di Bernalda, Domenico Calabrese, abbiamo avuto il sostegno dell’Amministrazione locale, che ci è mancato nelle precedenti edizioni”.