Sono cominciate nella giornata di martedì, a Potenza, con una riunione del comitato organizzatore nella sede del Pd, le operazioni tecniche per le primarie di coalizione del centrosinistra, in programma il 22 settembre, che si concluderanno con la consegna delle candidature, prevista entro le ore 14 del prossimo 5 settembre, a candidato governatore della Basilicata.
I candidati dovranno sottoscrivere la carta di intenti della coalizione, e impegnarsi ”a sostenere l’esito della consultazione”, secondo quanto scritto nel regolamento, rispondendo ”ai requisiti del Codice etico del Partito Democratico”: sono necessarie 1.200 firme ”di cittadini elettori del centrosinistra” per ogni candidatura, di cui ”almeno il 15 per cento in una delle due province”.
La campagna elettorale potrà svolgersi dal 6 settembre: alla prima riunione ”politica” del centrosinistra, che si è svolta a Potenza, non hanno partecipato i rappresentanti dell’Udc e dei Popolari Uniti.
Nel regolamento, tra le norme sulla modalità della campagna elettorale, è previsto il divieto di utilizzo dei manifesti di grandi dimensioni – i cosiddetti ”sei per tre” e ”quattro per tre” – e le inserzioni su testate giornalistiche e on-line. Potranno votare i maggiorenni italiani, i residenti in altri Paesi dell’Unione Europea o persone con regolare permesso di soggiorno: è stato stabilito un contributo di due euro.
Le operazioni di voto cominceranno alle ore 8 e si concluderanno alle ore 20 del 22 settembre.
”Il centrosinistra – ha detto in una nota il coordinatore di regionale dell’Idv, Gaetano Cantisani – è composto dai partiti ‘storici’ che hanno determinato il successo elettorale del 2010.
Pertanto, personalismi e manovre per salire sul carro dei vincitori vanno sventate in anticipo come va chiarito che eticità e questione morale non sono carte elettorali da agitare facendo prevalere il giustizialismo facile o condanne individuali, o magari giocando a chi ha più eticità nelle vene”.
Per Franco Dell’Acqua, presidente dell’associazione ”Adesso”, che si ”ispira ai principi renziani”, è necessario ”che i candidati siano ‘veri’, aperti cioè per storia e per cultura, all’innovazione ed al nuovo modo di fare politica che il popolo lucano si aspetta e merita, dopo quanto accaduto con la triste vicenda della Rimborsopoli lucana”.