Un presidio permanente davanti l’ospedale di Policoro e un incontro pubblico per spiegare ai cittadini ciò che realmente sta accadendo al nosocomio della città.
Un accorpamento che, secondo Frammartino, non potrebbe essere effettuato poiché l’ospedale di Policoro è un Psa ossia un Pronto Soccorso Attivo e quindi necessita di una rianimazione separata.
“Infatti – ci spiega il portavoce del comitato – in nessun ospedale italiano con Psa i reparti dell’Utic e della Rianimazione sono accorpati. In più, il piano sanitario prevde che l’accorpamento venga effettuato nei locali della decontaminazione che l’ospedale di Policoro avrebbe dovuto utilizzare per eventuali casi di contaminazione”.
L’appello dunque che il comitato fa a tutti i cittadini è quello di mobilitarsi in quando un ridimensionamento di questo ospedale oltre ad essere un duro colpo al diritto alla salute, segnerebbe la “morte di Policoro e del Metapontino”.