Il giovane montalbanese Antonello Lombardi alla conduzione di “Matera è Fiera”

antonello lombardi

Si è conclusa domenica “Matera è Fiera”, la manifestazione fieristica, giunta alla sua sesta edizione; La prima, dopo la proclamazione di Matera “Capitale della cultura europea 2019”.

L’ evento promosso dalla società MEF srl e autorizzata dalla Regione Basilicata, si pregia della qualifica di Fiera Generale Nazionale.

Le attività produttive ed aziendali della nuova generazione di imprenditori, costituiscono un trampolino di lancio e di sviluppo per Matera e per l’intera Regione.

La parola d’ordine è futuro che è in mano ai giovani e condivisione con il territorio. All’interno di quest’ottica, la scelta di un giovane giornalista montalbanese, Antonello Lombardi, per la conduzione delle cinque serate di spettacolo.

Lombardi, anche firma di EmmenewsTV, ha con entusiasmo e professionalità presentato gli ospiti ed intrattenuto un pubblico numeroso, coinvolgendolo in modo diretto, favorendo punti di riflessione sull’importanza di sostenere le realtà aziendali lucane e raccogliendo le testimonianze delle esperienze concrete delle aziende, presenti con gli stand alla fiera.

A margine dell’evento, a raccontarci l’esperienza di “Matera è Fiera” è direttamente Antonello Lombardi:

Matera è Fiera, si conferma la manifestazione fieristica di tutti i lucani. L’apertura di Matera al territorio, in particolare a quello della provincia, non è forse dimostrata anche dalla tua presenza quest’anno? 

Certamente. Da sempre sottolineo quanto sia importante e strategica per noi lucani, l’unione territoriale. In realtà credo che tra Matera e la sua Provincia ci sia stata sempre una coesione. L’una ha bisogno dell’altra. Condividiamo una storia comune che non può non vederci uniti, soprattutto nell’affrontare le sfide quotidiane. Ricordo di aver gioito come un bambino quando Matera è stata designata come Capitale Europea della Cultura 2019. E sono sicuro che i tanti amici materani, gioiranno allo stesso modo quando Montalbano vincerà, si spera, il tanto desiderato Chiodo d’oro. Quanto alla mia presenza a Matera è Fiera, posso dire di essere stato accolto in una grande famiglia.

Cos’è “Matera è Fiera”?

È innanzitutto la manifestazione di tutte le aziende lucane e non. Sono loro le vere protagoniste dell’iniziativa. Ma allo stesso tempo è determinazione, speranza, passione. E’ un sogno che si realizza. E’ senso di appartenenza territoriale. Un grande contenitore di emozioni. come quelle garantite dal festival di cabarét “Melarido” . La rassegna anche quest’anno ha contribuito a rendere le serate di Matera è Fiera eventi di grande rilevanza artistica, potendo contare, altresì, sulla presenza di nomi noti della musica, del teatro e del cabarèt. Tanto da riuscire a calamitare, mediamente, circa 8.000 spettatori per ogni rappresentazione, con un picco di oltre 10.000 nelle due serate conclusive.

Alessandro Di Carlo, Emilio Solfrizzi, Antonio Stornaiolo ed Anna Maria Barbera. Questi alcuni degli ospiti che hai accolto sul palco e con cui hai vissuto il backstage.
Chi hai trovato più interessante?

Voto a favore del bravo Alessandro Di Carlo. “Un romanaccio con il “cuore suddista”, così ama definirsi. Trovo assolutamente interessante la sua comicità, il suo stile. Nei suoi spettacoli racconta un’Italia fatta di contraddizioni, sottolineando quanto sia necessario oggigiorno credere nella possibilità di un riscatto. Un riscatto che va a scapito del superficiale e che, invece, deve tener conto dei valori autentici spesso offuscati, ahinoi, dagli interessi e dalla corruzione. Con lui è nato un rapporto di stima reciproca. Proprio qualche giorno fa si scherzava al telefono, pensando alla possibilità di sviluppare qualcosa insieme. Magari in futuro. Vedremo.

Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ma anche il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, in questi giorni hanno più volte ribadito la necessità di individuare uno spazio più ampio dove poter svolgere le prossime edizioni della manifestazione. Sei d’accordo?

Assolutamente si. Posso confermare che dal palco, soprattutto nelle ultime due serate, ho avuto la percezione di trovarmi davanti ad un fiume di gente. Un fiume in piena. Molte persone affollavano addirittura le strade al di là dei cancelli che delimitavano l’area della manifestazione. E forse tanti visitatori avranno deciso di tornare indietro, una volta verificata l’impossibilità di poter raggiungere lo spazio preposto ad accogliere il pubblico durante gli spettacoli serali. Bisogna garantire un’area degna di tale manifestazione, e allo stesso tempo poter dire a gran voce, a quante più aziende possibili presenti su scala nazionale, che la Basilicata è pronta ad accoglierle. Così da ripagare gli sforzi e l’impegno di tutti coloro che hanno ideato e sviluppato un’iniziativa tanto preziosa quanto necessaria per il nostro territorio.

Mariangela Di Sanzo

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