E’ stata inaugurata venerdì a Matera la mostra “Luce – L’immaginario italiano a Matera”.
Ideata e realizzata da Istituto Luce – Cinecittà, la mostra è organizzata a Matera dalla Fondazione Sassi ed è sostenuta da Sensi Contemporanei, Programma dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, dalla Regione Basilicata e dalla Lucana Film Commission. Provincia, Comune e Camera di Commercio di Matera e la Fondazione Matera – Basilicata 2019, hanno concesso il patrocinio.
Dal 1924 L’Unione Cinematografica Educativa, L.U.C.E., ha raccontato l’attualità del Paese attraverso le immagini dei cinegiornali e dei documentari. Oggi, l’Istituto Luce – Cinecittà è la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo e, con un archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, un patrimonio di immagini impareggiabile per quantità e ricchezza di temi. Nel 2013 il fondo ‘Cinegiornali e fotografie dell’Istituto Nazionale L.U.C.E.’ è stato inserito nel Registro Memory of the World dell’UNESCO. Ed è parte di questo corposo archivio che, dal 22 aprile, sarà aperto al pubblico a Matera.
“Luce – L’immaginario italiano a Matera”, a cura di Gabriele D’Autilia (curatore scientifico e testi) e di Roland Sejko (curatore artistico e regia video), è la mostra che si potrà visitare dal 22 aprile al 15 settembre in due sedi espositive : l’ex Ospedale di San Rocco – in piazza San Giovanni – ospiterà video, fotografie, istallazioni e pannelli esplicativi dedicati all’Italia ; la Fondazione Sassi – in via San Giovanni Vecchio n.7 nel rione Sasso Barisano – ospiterà materiale video e fotografico, anche inediti, sulla città dei Sassi e la Basilicata.
LUCE – L’immaginario italiano a Matera, racconta l’evoluzione dell’Italia e degli italiani attraverso un un flusso continuo di immagini. Grandi pannelli organizzati secondo un ordine tematico-cronologico, su cui in più di 20 schermi sono proiettate speciali videoinstallazioni, montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati dell’Archivio storico Luce. Accanto alle immagini in movimento, più di 500 splendide fotografie dell’Archivio fermano dettagli e momenti significativi, mentre pannelli di testo approfondiscono l’analisi storica e linguistica dei video. Un percorso visivo e uditivo di notevole impatto, che fa sì che ogni visitatore si confronti con un’immagine differente, e in cui ciascun video dialoga con quelli vicini per analogie e differenze. Una serie di parole-chiave lega l’itinerario. Si va così dagli anni ’20 di città/campagna, ai ’30 di autarchia, uomo nuovo, architettura, censura e propaganda. Si arriva a Guerra e rinascita, Cassino (icona della brutalità distruttiva delle guerre), vincitori e vinti (con sequenze poco conosciute e straordinarie, anche a colori, dell’ingresso degli alleati non solo a Roma, ma anche nelle profondità del Paese), modernità/arretratezza (un parallelo significativo di immagini dell’Italia anni ‘60), giovani, economia, corpi politici, neotelevisione, e tante altre. L’ultimo spazio dell’esposizione è interamente dedicato al Cinema: con centinaia di foto di registi, attori, set, e una preziosa selezione di trailer e backstage di film.
Se questo è il corpus principale della mostra, già esposto a Roma, Mantova e Catania e che a Matera è allestito all’ex ospedale di San Rocco, nella città dei Sassi, nei suoi antichi rioni in tufo, sarà possibile ammirare una ricca sezione di materiali inediti dedicati alla Basilicata e a Matera.
Nei locali di via San Giovanni Vecchio della Fondazione Sassi, fotografie e video raccontano tradizioni e vita a Matera. Immagini girate nel 1937 mostrano la festa per elezione dei materani : le celebrazioni in onore della Madonna Maria Santissima della Bruna, con i cittadini che attorniano il carro trionfale in piazza Vittorio Veneto e alla Cattedrale. E ancora : la visita del duce a Matera e quella del Presidente del Consiglio De Gasperi, la Riforma Fondiaria, la nascita di nuovi borghi da La Martella a Gaudiano, la costruzione delle dighe, l’emigrazione, sono solo alcuni dei temi del ricco materiale fotografico e video presente nella mostra.
Matera è soprattutto i Sassi. E sono gli antichi rioni cittadini a essere protagonisti del film nato dall’inchiesta del giornalista Sandro De Feo e che venne diretto nel 1951 dal regista Romolo Marcellini. La mostra LUCE – L’immaginario italiano a Matera ha il pregio di rivelare aspetti inediti dei lavori che si realizzavano su Matera in quegli anni. Il film di Marcellini ha una vicenda distributiva (ricostruita da Marco Bertozzi) che esprime bene lo spirito dei tempi. La commissione di censura concede il nulla osta per l’Italia ma, di fronte a una richiesta di esportazione in Gran Bretagna, chiede che «siano eliminate le scene in cui appaiono animali addetti ai lavori agricoli convivere nelle case degli abitanti in quanto esse possono suscitare errati e dannosi apprezzamenti sul nostro Paese ». Di Diverso parere saranno gli americani : le scene rimasero al loro posto.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni. Per informazioni su orari, biglietti e modalità di visita si può consultare il sito : www.fondazionesassi.org