“Se per cortesia potete tornare domani.
Oggi è domenica e non c’è nessuno”.
Il divieto è stato garbato, ma di fatto, a due parlamentari del Movimento 5 Stelle, alla Camera, Mirella Liuzzi, e al Senato, Vito Petrocelli, è stato vietato di esercitare una delle prerogative della loro funzione istituzionale, il sindacato ispettivo.
“Il fatto – si legge in una nota del Movimento – è accaduto domenica 4 agosto, alle 13, all’ingresso della sede dell’Itrec di Rotondella, il centro nucleare gestito dalla Sogin in contrada Trisaia, quando Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, accompagnati da un fisico, Piernicola Pedicini, si sono presentati al cancello della sede della struttura che la notte tra domenica 28 e lunedì 29 luglio è stata al centro di una contestata operazione di trasporto di materiale radioattivo verso la base militare Nato di Gioia del Colle.
I due parlamentari del M5S, insieme al fisico, sono stati bloccati all’ingresso del centro nucleare dalle due guardie giurate presenti nel gabbiotto che hanno fatto da tramite, telefonicamente, con il direttore della struttura.
È stato il direttore a vietare l’ingresso dei due parlamentari affermando che di domenica “nel centro ci sono solo tecnici” e che se per cortesia potevano, appunto, tornare all’indomani.
I due parlamentari avrebbero voluto rendersi conto di persona della situazione presente all’Itrec di Rotondella, anche perché non sono ancora del tutto chiari i motivi del trasloco di materiale radioattivo deciso e fatto nottetempo, e avrebbero anche voluto verificare se le due centraline di controllo sono funzionanti e chi e quando fa i rilievi di radioattività all’interno dell’Itrec, dato che in Basilicata spesso i controllati si confondono con i controllori.
La decisione di andare di domenica a fare la visita ispettiva all’Itrec è stata dovuta al fatto che sia per Liuzzi che per Petrocelli, è stato il primo giorno utile dopo una settimana di forte impegno politico nelle aule del Parlamento.
I due parlamentari lucani del M5S si sono poi recati a una importante giornata politica del M5S di Basilicata, la riunione regionale per stabilire le regole comportamentali per le prossime e imminenti elezioni regionali, dove hanno subito denunciato l’accaduto agli attivisti”.