Dopo alcuni anni il Comune di Bernalda è tornato a chiedere agli imprenditori ubicati nell’area Pip somme a conguaglio per l’assegnazione dei suoli e per gli oneri di urbanizzazione.
Le imprese, tuttavia, contestano la richiesta dell’amministrazione comunale, ritenendo gli importi in certi casi non dovuti ed in altri eccessivi”.
Lo rende noto la Confapi di Matera, che in una nota annuncia di aver chiesto un incontro al sindaco Chiruzzi.
“Avvalendosi dell’assistenza di un avvocato – è scritto in una nota – gli imprenditori guidati da Confapi giudicano infondata e, comunque, esosa la richiesta.
Al di là dell’aspetto giuridico, Confapi ritiene che l’amministrazione comunale non possa scaricare sugli operatori i ritardi, le omissioni e le inadempienze delle passate amministrazioni.
Soprattutto in questo periodo di crisi economica, inoltre, pretendere le cifre che sono state richieste significa mettere in ginocchio le imprese del Pip di Bernalda e pregiudicarne la sopravvivenza.
Procedure sbagliate 30 o 40 anni fa – dicono dalla Confapi – non possono ricadere sugli operatori oggi.
Le imprese sono disposte a pagare il giusto, ma non anche le spese legali e di consulenza e i costi degli espropri sbagliati che il Comune ha sostenuto in tutti questi anni. Confapi offre alle aziende coinvolte il proprio sostegno per risolvere la vertenza con l’amministrazione comunale di Bernalda e auspica una rapida soluzione transattiva”.