La Regione Basilicata, per il tramite dei dipartimenti Formazione e Infrastrutture, ha messo in campo un pacchetto di misure e interventi per rinnovare e migliorare la filiera istruzione, formazione e lavoro. Programmate misure per lavoratori precari, ricerca ed edilizia scolastica. Verranno stanziati 35 milioni di euro destinati alle scuola dei comuni lucani per avviare misure per una scuola d’avanguardia fornita di aule interattive, biblioteche, laboratori sperimentali.
La Regione Basilicata sta realizzando una nuova geografia della filiera istruzione-formazione-lavoro che trova nella creazione dei Poli e degli Istituti Tecnici Superiori un punto fondamentale da cui partire per dare linfa ad altri aspetti attinenti l’istruzione e la formazione come gli avvisi pubblici per percorsi di formazione e lavoro per i lavoratori precari di prossima pubblicazione, la messa in sicurezza e il miglioramento del patrimonio scolastico, con ben 7 milioni di euro tra le scuole di Potenza e Matera, le misure per una scuola d’avanguardia fornita di aule interattive, biblioteche, laboratori sperimentali.
Sono queste le azioni e le misure presentate a Potenza nell’incontro “ComunicAzione scuola” promosso dagli assessori regionale Roberto Falotico (Formazione e Lavoro), Luca Braia (Infrastrutture), alla presenza del rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Mauro Fiorentino, del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, e dei sindacati della scuola.
È l’inizio di un lungo percorso che il Dipartimento Formazione ha inteso avviare per incrociare la condivisione degli altri rappresentanti istituzionali del Sistema istruzione-formazione, dall’Ufficio scolastico regionale all’Università di Basilicata, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, poiché ogni rinnovamento di grande portata, ogni riforma di un sistema deve sostenersi in un ambito di cambiamenti condivisi.
Ciò che di nuovo ci sarà all’interno della filiera istruzione, formazione e lavoro riguarda la nascita dei Poli e degli Its.
All’interno di essi la scuola, salvaguardando la sua piena autonomia, svolgerà il ruolo principale nella filiera e sarà affiancata dagli altri soggetti che assicureranno un’alta formazione, grazie l’università e ai centri di ricerca, per un ingresso più agevole nel mondo del lavoro attraverso il coinvolgimento del sistema delle imprese già nella fase formativa degli studenti.
I Poli avranno la forma dei consorzi, mentre gli Its saranno i promotori delle Fondazioni. I primi saranno composti da istituzioni scolastiche, organismi di formazione, imprese, università e centri di ricerca, Its, Enti locali, organizzazioni professionali.
Avranno l’obiettivo di raggruppare l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni territoriali di innovazione e sviluppo della Regione.
Gli Istituti tecnici superiori promossi dagli istituti tecnici e professionali in partenariato con le università, gli enti pubblici, gli enti formativi e in sinergia con i Poli.
Essi opereranno negli ambiti settoriali più vicini e rispondenti alle vocazioni produttive della Basilicata: sistema agroalimentare, energia e ambiente, turismo e benessere, servizi alle persone, alla collettività, alle imprese.
Sul versante della ricerca e dell’occupazione nella scuola, così da affidare risorse a due aspetti fondamentali della filiera, il governo regionale agirà con interventi nella ricerca e nell’apprendistato di alta formazione e con misure indirizzate alla formazione e al lavoro dei precari della scuola.
Le due azioni saranno oggetto di due specifici bandi di prossima pubblicazione. In particolare, il pacchetto “ricerca e alta formazione” è indirizzato all’università e agli enti di ricerca pubblici, mentre gli interventi a sostegno dei lavoratori della scuola sono destinati a lavoratori precari inseriti nella terza fascia delle graduatorie.