Le note della Symphonic Band e il reading dell’attore Giuseppe Zeno hanno concluso, venerdì sera in piazza Eraclea, la giornata di celebrazioni per il sessantesimo anniversario nella nascita del comune di Policoro.
Dopo i momenti istituzionali della mattina, con la presenza del prefetto e del questore di Matera assieme alle altre cariche militari e civili, la festa si è spostata nella piazza principale della città jonica, primo nucleo nella nuova borgata rurale creata nella stagione della riforma fondiaria, quando ebbe inizio la storia recente di Policoro.
Sotto gli occhi della statua della Madonna del Ponte, patrona di Policoro, il vescovo di Tursi – Lagonegro Vincenzo Orofino ha benedetto la città e i suoi abitanti; successivamente il sindaco Mascia ha ripercorso, attraverso i suoi ricordi, la storia della città, a partire da quel 26 aprile 1959 quando si insediò il primo commissario prefettizio.
Tra il pubblico anche il presidente della Fondazione Matera2019, Salvatore Adduce, che abbiamo incontrato per tracciare un primo bilancio di questi mesi di Matera e Basilicata come capitale europea della Cultura.
L’attesa è stata tutta per l’attore Giuseppe Zeno che ha letto il brano “Amata Terra”, viaggio nella storia millenaria e recente del Metapontino scritto dall’archeologa policorese Maria Domenica Pasquino. Un passo intenso ed emozionante come ha spiegato lo stesso attore ai nostri microfoni.
Infine l’esibizione della Symphonic Band dell’associazione musicale “Alessandro Vessella”, guidata dal maestro Rocco Lacanfora, che ha eseguito i cavalli di battaglia del suo repertorio, dalle colonne sonore di Ennio Morricone al tango di Astor Piazzolla fino al “Nessun Dorma” della Turandot di Puccini.